Questa insolita campagna elettorale estiva ha dovuto adattare anche la comunicazione a diverse esigenze.
I social network sono sempre più al centro della comunicazione politica. Ci sono leader più presenti in tv e altri che sbancano sui social. L’utilizzo dei social è sempre più diffuso per trasformare i like in consensi. Per questo il modo di comunicare si deve adattare all’immediatezza usando il linguaggio catching dei social. A questo fine tutti i partiti hanno scelto uno slogan breve di una sola parola o poche e dirette. Un claim che resti impresso per questa campagna elettorale sotto l’ombrellone.
Catturare l’attenzione in piena estate tra ferie e giornate al mare, non è facile soprattutto per chi non legge giornali e non guarda la tv perché fuori casa. L’unica cosa che non si manca mai di sfogliare sono le home i social. “Con una campagna elettorale lampo condotta in piena estate, i social saranno un canale fondamentale da presidiare in maniera scientifica” ha spiegato a Il Corriere della Sera Tiberio Brunetti, ad e fondatore di Spin Factor, società di consulenza politica e di comunicazione strategica.
Slogan brevi per attirare l’attenzione sui social
L’uso dei social è maggiore soprattutto tra i giovani ed essere presente su quei canali è anche un modo per attirare alle urne una fascia di popolazione tendenzialmente disillusa e tra gli astenuti. Per questo tutti hanno scelto degli slogan che restano e catturano l’attenzione. Il Pd che guida la coalizione di centrosinistra ha optato per: “Scegli”. La parola è un invito a scegliere tra il centrosinistra e Meloni. In chiave anti-Meloni anche +Europa di Emma Bonino che scrive: “Io sono Emma” in contrasto con il famoso “Io sono Giorgia”.
“Un modo per polarizzare lo scontro con Meloni”, spiega il sociologo Edoardo Novelli, responsabile dell’Archivio degli spot politici, in un articolo de Il Messaggero. Questo “Scegli” è il prosieguo della dichiarazione fatta dal Pd: “O noi o loro”. Il partito democratico ha – prima della campagna elettorale – sempre ritenuto queste elezioni un duello tra loro e Giorgia Meloni, uno scontro a due non tenendo conto degli altri partiti. Per questo anche il suo manifesto è diviso a metà tra sfondo nero e rosso, FdI e Pd. Su questo manifesto sono nati anche meme ironici come “Guanciale e Pancetta.
Dal Credo di Salvini alla prontezza di Meloni: gli slogan della destra
Anche la parola scelta da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni è un claim diretto e forte: “Pronti”. La leader si è detta più volte pronta a guidare il paese e ad essere la prima premier donna. Più discusso, anche dalla Cei, lo slogan scelto da Matteo Salvini: “Credo”. Un moto che ricorda le sue incursioni religiose tra crocifisso e madonne. “La Lega ha bisogno di marcare un’identità forte, richiama un elettorato tradizionalista e in parte religioso”, sottolinea Diamanti co- fondatore di You-Trend a Il Messaggero.
Silvio Berlusconi invece punta al passato riprendendo il messaggio di trent’anni fa: “Una scelta di campo” usato all’inizio della carriera del leader di Forza Italia. La scelta di Berlusconi può funzionare secondo Diamanti: “Ritornare al 1994 può essere una buona idea; dopotutto Berlusconi parla a un elettorato moderato e prevalentemente anziano”.
Terzo Polo e M5S
Non molto di impatto e abbastanza tradizionale quello scelto dal M5S di Giuseppe Conte: “Dalla parte giusta”. Per Novelli “vuole rispolverare l’immagine del Conte premier, a Palazzo Chigi”. Mentre il Terzo Polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi si dissocia dalle coalizioni di destra e di sinistra e punta a: “L’Italia sul serio”. La serietà torna spesso nella campagna elettorale del Terzo Polo sottolineando implicitamente che quello che propongono gli altri non siano che promesse. Punta al pragmatismo e alla credibilità e a chi cerca un governo moderato, spiega Diamanti. Per Novelli, Calenda “è stato bravo a conquistare una centralità nel dibattito mediatico oltre che politico”.