Smart working, cosa ne pensano i partiti italiani?
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Direttore: Alessandro Plateroti

Smart working, cosa ne pensano i partiti italiani? 

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Molte imprese hanno siglato con le rappresentanze sindacali un accordo che disciplina lo smart working, stabilendo una “modalità mista”.

Con l’avvento della pandemia, lo smart working (già diffusosi precedentemente in alcuni settori lavorativi) ha preso piede ed ha permesso a migliaia di italiani di lavorare comodamente da casa. Ma alla luce dei nuovi programmi elettorali proposti dai candidati, ad oggi il lavoro agile sembra non essere una priorità. 

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Durante la pandemia il lavoro da remoto ha permesso ai lavoratori di svolgere le proprie mansioni riducendo drasticamente il rischio di contrarre il Covid. Ma questo non è l’unico beneficio. Lavorare da casa ha permesso una riduzione delle emissioni di Co2, grazie al fatto che tantissime persone non hanno dovuto recarsi negli uffici per svolgere le proprie mansioni. 

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Smart working e “modalità mista”

Dal momento che sono molte le imprese che hanno siglato con le rappresentanze sindacali un accordo che disciplina il lavoro agile, stabilendo una “modalità mista” di lavoro, il lavoro da remoto rimarrà ancora in vigore.  Sembra comunque che il lavoro agile non sia una prerogativa per la maggior parte dei partiti itaiani candidati al Governo, fatta eccezione per alcuni casi.  

Il PD 

Il programma del Partito Democratico parla di «promozione dello smart working. Anche ai fini di favorire le esigenze di conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Di ridurre le emissioni di agenti inquinanti e di migliorare, nel contempo, la vivibilità dei centri urbani e rivitalizzare i piccoli borghi sempre più spopolati». 

La Lega 

Nel suo programma la Lega parla della necessità di «modernizzare l’organizzazione del lavoro, implementando tecnologie digitali e nuovi modelli di lavoro flessibile, lavoro agile e smart working». 

Il Terzo polo 

Il Terzo polo, nel suo programma chiede di «rendere sistemici gli istituti sperimentati durante il Covid-19 a tutela dei lavoratori fragili. In particolare, nel caso di persone con disabilità o in condizioni di fragilità, il diritto al lavoro agile da eccezione deve diventare strumento strutturale.» Sinistra Italiana e Verdi parlano della necessità di «favorire lo smart working per tutti i lavoratori e lavoratrici la cui presenza non è richiesta fisicamente». 

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ultimo aggiornamento: 19 Agosto 2022 10:24

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