Smart working e caro energia: richiesti rimborsi per chi lavora da casa
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Direttore: Alessandro Plateroti

Smart working e caro energia: richiesti rimborsi per chi lavora da casa

Smartphone, appunti e block notes

I sindacati stanno chiedendo a gran voce dei rimborsi per colo che hanno un contratto che prevede lo smart working.

Secondo alcuni dati, è emerso che solamente venti dipendenti su cento sono disposti a lavorare da casa – nonostante il guadagno inferiore – pur di usufruire dello smart working. Nella fattispecie, su 18 milioni di lavoratori, darebbero solo 4 milioni quelli a lavorare in modalità agile.

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I dipendenti dicono “no” al lavoro agile

Tra le motivazioni che spingono i lavoratori a non lavorare da remoto, entra in gioco anche il caro energia e gli esorbitanti prezzi in bolletta a cui gli italiani sono costretti a far fronte da qualche mese a questa parte. In numerose aziende i dipendenti stanno abbandonando lo smart working, perché l’energia costa troppo. Difatti, rimanere a casa incrementa le spese – già alle stelle – per luce e gas.

Smartphone, appunti e block notes

Adesso, con l’aumento dei prezzi in bolletta, tanti dipendenti stanno proclamando un secco “no” al lavoro agile. E con l’arrivo dell’inverno e della stagione fredda, il problema potrà solo andare verso la peggiore, costringendo chi lavora da casa a mantenere i riscaldamenti accesi anche per otto – se non dodici – ore, quelle in cui deve lavorare.

La richiesta dei sindacati

A lanciare l’allarme sul lavoro agile la Pubblica amministrazione, ma anche le aziende provate. Difatti, in quei contratti che prevedono lo smart working, spesso non sono previsti rimborsi economici per quanto riguarda le spese della corrente elettrica. E in tutto questo, i lavoratori, in una situazione di grande incertezza ed instabilità economica, non sono disposti a guadagnare meno.

I sindacati si fanno sentire a gran voce chiedendo alle aziende di regolare i contratti che prevedono lo smart working. La richiesta dei sindacati è quella di fornire un’indennità per chi lavora a distanza, utile a coprire i costi dell’energia utilizzata durante le ore d’ufficio. La richiesta però, difficilmente sarà realizzabile, a causa dell’assenza di risorse.

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ultimo aggiornamento: 3 Ottobre 2022 10:10

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