Smart working, l’ufficio inteso come luogo fisico è un concetto “pre-digitale”

Smart working, l’ufficio inteso come luogo fisico è un concetto “pre-digitale”

La rivoluzione dello smart-working a cui ci siamo dovuti adattare negli ultimi tempi, sembra la giusta via per ottimizzare il lavoro.

Negli ultimi tempi, in seguito allo scoppio della pandemia Coronavirus, le vite di tutte le persone hanno subito dei profondi mutamenti. Tra questi cambiamenti, lo smart working. Costrette in casa, le persone si sono dovute adeguare alle nuove norme di sicurezza stabilite dal governo, reinventando il loro modo di lavorare.

I vantaggi del lavoro da remoto

Anche dopo che l’allerta è cessata il nostro modo di rapportarci al lavoro è cambiato, semplificando in un certo senso la nostra routine quotidiana. I tempi sono stati ottimizzati e di conseguenza ciò ha giovato alla produttività del singolo. Ma oltre alle tempistiche, a beneficiarne sono stati anche i portafogli dei lavoratori, che lavorando da casa non hanno più avuto la necessità di utilizzare un mezzo per raggiungere l’ufficio. Ciò ha avuto delle ripercussioni positive anche per quanto riguarda la situazione dell’inquinamento ambientale, grazie alla diminuzione delle emissioni prodotte dalle vetture.

Il ministro del lavoro Andrea Orlando, intervenendo al “Festival Città Impresa” di Vicenza, ha parlato dello smart working, definendola una modalità lavorativa che “apre a grandi opportunità per le imprese e i lavoratori”.

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Airbnb, cosa ne pensa il Ceo del lavoro digitale

Tutto il mondo è pro allo smart working. Il settore lavorativo ad oggi è in continuo mutamento, ed escogita i modi più semplici ed efficaci per produrre. Il Ceo di Airbnb, Brian Chesky in un’intervista ha parlato del lavoro per come lo conosciamo, parlando dell’ufficio come di un qualcosa “pre-digitale”. Uno spazio che a oggi non avrebbe senso inventare.

La società Airbnb si è dimostrata tra le più decise a voler rivoluzionare il modo di lavorare, utilizzando gli strumenti per produrre da remoto. Anche Twitter durante l’inizio pandemia si era espressa a favore dello smart working totale. Apple invece preferisce mettere in pratica un modello ibrido. Dal 23 maggio la compagnia Apple passerà a un modello con giorni di ufficio obbligatori il lunedì, martedì e giovedì. Questa imposizione ha suscitato non poche polemiche da parte di alcuni lavoratori, che preferiscono rimanere in smart working.

Secondo Chesky l’unico spazio di lavoro è “Internet”. Il Ceo ha da poco dichiarato che i dipendenti dell’azienda potranno lavorare da qualsiasi luogo. Ha inoltre abolito negli Stati Uniti la retribuzione basata sulla posizione.

“Se vuoi sapere come sarà il futuro del posto di lavoro, guarda le aziende giovani, perché le aziende giovani fondamentalmente non hanno alcuna eredità. E le giovani aziende sono flessibili, mobili, sono un po’ più nomadi. Penso che sia probabilmente come sarà il posto di lavoro del futuro tra 10 anni”.