I soldati russi affetti da sindrome da radiazione
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Direttore: Alessandro Plateroti

I soldati russi affetti da sindrome da radiazione

Energia nucleare

In un ospedale in Bielorussia sarebbero arrivati soldati affetti da sindrome acuta da radiazione.

Dopo aver scavato trincee in una zona altamente radioattiva vicino Chernobyl, molti soldati russi avrebbero subìto gravi conseguenze di salute. Sono arrivati all’ospedale di Gomel, in Bielorussia, ben sette autobus pieni di soldati russi per ricevere le cure dopo la lunga esposizione alle radiazioni di Chernobyl.

L’agenzia stampa ucraina scrive che questi soldati “presumibilmente hanno scavato trincee nella zona altamente radioattiva”, esponendosi a forti radiazioni senza alcuna protezione. Una notizia arrivata dall’Ucraina da più fonti di questi soldati che hanno riportato una malattia acuta da radiazioni.

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La zona della centrale nucleare di Chernobyl dove avvenne il terribile incidente nel 1986 è sotto il controllo russo dall’inizio dell’invasione e ha destato molte preoccupazioni in questo mese di guerra. Il pericolo per fughe radioattive e incendi o esplosioni vicino al sito provocherebbero disastri ambientali anche peggiori di quello dell”86. Per questo motivo l’Aiea continua a monitorare la situazione.

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Il rischio di un disastro nucleare è molto alto

Qui i soldati russi avrebbero costretto i dipendenti della centrale a lavorare 24 ore su 24 per la sicurezza della centrale. I lavoratori hanno denunciato che i soldati hanno alzato nuvole di polvere tossica con i loro carri armati. Inoltre si sono esposti ad alto rischio senza indossare protezioni attraversando anche la Foresta rossa. Chiamata così per il colore degli alberi che hanno preso dopo il disastro dell’86, inalando materiale radioattivo altamente pericoloso. Questa zona è off-limits per la sua elevata tossicità ancora presente.

L’Ucraina ha definito questi comportamenti dei soldati russi altamente irresponsabili mettendo a rischio non solo la loro vita e quella dei lavoratori ma rischiando di provocare un altro disastro. Il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk ha esortato una missione Onu per valutare i rischi di contaminazioni radioattive. “Chiediamo che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite prenda subito delle misure per demilitarizzare la zona di esclusione di Chernobyl ed introdurvi una missione speciale dell’Onu per eliminare il rischio che si ripeta una catastrofe nucleare”. Il rischio resta molto alto e la paura dell’Ucraina che possa ripetersi un altra catastrofe è condivisa anche dall’Aiea.

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ultimo aggiornamento: 31 Marzo 2022 10:24

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