Il prossimo governo sarà di destra? Cosa dicono i sondaggi

Il prossimo governo sarà di destra? Cosa dicono i sondaggi

Secondo i sondaggi a poco più di un mese dalle elezioni il prossimo governo sarà di destra.

In un’intervista a Euronews il direttore di Demopolis mostra che secondo i sondaggi l’ipotesi che la coalizione di centrodestra con a capo Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia salgano al governo è molto concreta. Stando alle ultime rilevazioni dell’istituto demoscopico del 14 agosto, il consenso per Fratelli d’Italia continua a crescere posizionandosi al 24,3% e confermando la vetta mentre arranca il Pd. Il partito democratico è in discesa e si attesta al 22,8%. Inoltre, per quanto riguarda le coalizioni il vantaggio del centro-destra è cresciuto ulteriormente nelle ultime due settimane, ed è ormai di oltre quindici punti.

I tre partiti insieme arriverebbero al 47% mentre cala al 31% la coalizione di centrosinistra. La destra potrebbe conquistare il 60% dei seggi. Questo scenario non permetterebbe però alla destra i cambiare la costituzione anche se non è tutto scontato. Anche se l’esito del voto sembra scontato, tutto può ancora accadere e l’esito reale arriverà solo il 26 settembre.

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L’esito del voto non è scontato

Nell’intervista Pietro Vento sottolinea che gli italiani al momento sono abbattuti dall’inflazione quindi sono molto più attenti alle dinamiche economiche e ai prezzi del gas. Chi saprà interpretare al meglio queste esigenze – avverte Vento – avrà la vittoria in pugno. Stando ai sondaggi inoltre, in Italia è aumentata la fiducia nell’Europa e anche nel Patto Atlantico anche se è molto calata la solidarietà per l’Ucraina nei confronti della quale si registra una certa distanza.

Il direttore di Demopolis sottolinea anche la difficoltà di fare sondaggi in pieno agosto con una sfiducia di partenza da parte dell’elettorato nei confronti della classe politica. Non c’è niente che si possa dare per scontato sottolinea Vento. “Manca più di un mese all’appuntamento elettorale e centinaia di migliaia di elettori hanno l’abitudine di decidere solo negli ultimi giorni. In un Paese in cui la maggioranza tende a schierarsi e non spostarsi, proprio gli indecisi sono spesso determinanti, quando si decidono a votare. A proposto: l’astensionismo è in forte crescita.

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