Verso il 2025: Giorgia Meloni è una certezza ma c’è un’ombra

Verso il 2025: Giorgia Meloni è una certezza ma c’è un’ombra

Tempo di bilanci di fine anno con uno sguardo al futuro. Giorgia Meloni “granitica” secondo gli ultimi dati relativi al consenso degli elettori.

Il 2024 è ormai giunto al termine e per guardare al 2025 occorre fare un bilancio dell’operato delle forze politiche. In questo senso, l’ultimo sondaggio di fine anno targato Nando Pagnocelli per il Corriere della Sera ha messo in evidenza alcuni dati interessanti che, di fatto, consolidano la forza di Giorgia Meloni ma allo stesso tempo mettono in risalto numeri da tenere in considerazione.

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni, il sondaggio di fine anno 2024

Stando al sondaggio di Pagnocelli “l’apprezzamento per il governo è, a conclusione di quest’anno, stimato a un indice di 41, con un calo di tre punti rispetto a un anno fa e di 13 punti rispetto all’insediamento. Segnale indubbio di raffreddamento dell’apprezzamento, ma va tenuto conto che, rispetto ai governi recenti che sono durati almeno due anni la contrazione è meno consistente”.

In questa ottica, quindi, il dato è da leggere in modo positivo. Il gradimento di Giorgia Meloni “è oggi stimato al 42, con una perdita di due punti nell’anno e di 16 punti rispetto al momento dell’insediamento” ma sempre meno rispetto ai governi precedenti.

I dati del sondaggio hanno poi messo in evidenza come “le tre forze principali segnalano variazioni apprezzabili. Fratelli d’Italia è infatti stimata al 27,6%, in crescita di 1,6 punti rispetto ai risultati di allora. È un dato che sembra sostanzialmente consolidato, senza apprezzabili variazioni nel corso degli ultimi mesi, confermato dai flussi elettorali rispetto al voto europeo che fanno registrare una fedeltà granitica degli elettorati delle prime tre forze (FdI 89%; Pd 90%, M5S 88%) […]”.

Per quanto riguarda il Partito Democratico, siamo al 22,5%, 3,4 punti sopra il risultato delle politiche, che era stato uno dei punti più bassi raggiunti da questo partito. Male il Movimento 5 Stelle stimato al 13,3%, oltre due punti sotto il risultato delle elezioni politiche, ma più di tre punti sopra le elezioni europee

“L’ombra” che preoccupa

Il sondaggio Pagnocelli ha poi evidenziato una sorta di ombra relativa al mondo politico. Nel dettaglio, i dati hanno sottolineato una notevole “volatilità elettorale“.

Si tratta di una questione “sempre più rilevante nel comportamento degli elettori: lo dimostra evidentemente la parabola di leader come Renzi e Salvini. Entrambi ottengono risultati di straordinaria rilevanza, in particolare alle elezioni europee (del 2014 per il primo, del 2019 per il secondo), per poi rientrare bruscamente”.

In questo senso è stato sottolineato come ad oggi “il rischio di tradimento” rimanga “consistente”.

Stando al sondaggio “circa due terzi degli elettori di FdI tiene in considerazione almeno un altro partito per cui potrebbe votare, e questo avviene anche per il 62% degli elettori del Pd. Decisamente più fedeli gli elettori del M5S: è l’unica formazione in cui la maggioranza assoluta non prende in considerazione nessun’altra forza […].