Parla per la prima volta la sorella della Meloni: “Non potevo più stare nell’ombra”

Parla per la prima volta la sorella della Meloni: “Non potevo più stare nell’ombra”

Arianna è stata nominata responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia da parte della presidente del Consiglio.

Giorgia Meloni ha nominato la sorella Arianna come responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia, facendola diventare la figura numero due del partito appena dietro alla premier. “Non era più possibile rimanere dietro le quinte“, ha commentato Arianna Meloni al Corriere della Sera.

La sorella della premier ha spiegato che non era più possibile nascondersi “sia perché è bene che per certi ruoli ci siano persone che conoscono la politica e sanno fare quello che è richiesto, e io credo di esserne in grado, sia perché è più onesto e serio avere un ruolo ufficiale – il che significa metterci la faccia e assumersi in pubblico responsabilità – che restare nell’ombra“.

Giorgia Meloni

Le relazioni con il partito

Io nel partito conosco tutti – ha aggiunto Arianna Meloni – siamo davvero un gruppo che è non solo partito ma un legame di vita. Su certe cose ci rido su. In Fratelli d’Italia non esistono gruppi o correnti definite, si è creato un caso sul nulla, per dichiarazioni di singoli parlamentari. Se uno con la storia di Rampelli volesse chiedere un congresso, lo farebbe in prima persona: non è accaduto. Anche perché non si è capito a che servirebbe oggi un congresso: c’è una leader indiscussa, la linea politica è condivisa, lo spazio per lavorare c’è in tantissimi ruoli e organismi“.

Il peso delle critiche

Gli attacchi mi scivolano addosso – spiega la sorella della presidente del Consiglio -. Ho avuto tanti di quei messaggi di stima, vicinanza e solidarietà che ancora non sono riuscita a leggerli tutti. Fu peggio quando lavoravo in Regione: qualcuno insinuò che fossi stata raccomandata, considerando che ero stata una dei pochi precari che aveva rinunciato a fare il concorso per essere stabilizzata. La cosa mi ferì. Mi sono sempre autopenalizzata“.

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