Elezioni europee 2024: il partito di Michele Santoro presenta i suoi candidati delle liste.
La città di Roma ha ospitato l’evento di lancio dei candidati delle liste di “Pace Terra Dignità” per le elezioni europee del giugno 2024, alla presenza di figure chiave come Michele Santoro, Raniero La Valle e Marta Grande.
L’incontro, tenutosi presso la sede di Servizio Pubblico, segna un momento significativo per il movimento, che si distingue per essere il primo a rendere note le candidature e ad avviare la raccolta firme necessarie per la partecipazione elettorale.
Michele Santoro presenta i suoi candidati alle liste
Il giornalista Michele Santoro, volto noto della televisione italiana, insieme a Raniero La Valle, si pone al timone di questa iniziativa, con l’obiettivo di superare la sfida delle 75mila sottoscrizioni richieste entro il 30 aprile per confermare la loro candidatura.
La volontà di coinvolgere attivamente i cittadini in questo processo rappresenta un elemento distintivo della loro campagna, mirata a portare un rinnovamento nell’ambito politico europeo. Tra i candidati che sostengono la lista di “Pace Terra Dignità”, emergono nomi di spicco provenienti da vari ambiti culturali e professionali.
Come riportato da Fatto Quotidiano: “Il vignettista Vauro, l’editrice Ginevra Bompiani, l’attore Paolo Rossi, lo scrittore russo Nicolai Lilin, il matematico Piergiorgio Odifreddi, lo storico Angelo d’Orsi, Pino Arlacchi e il segretario di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo“, sono solo alcuni dei nomi che arricchiscono la proposta elettorale del movimento, evidenziando un’apertura verso orizzonti ampi e diversificati.
Un messaggio di unità oltre le differenze
Michele Santoro ha sottolineato la trasversalità del movimento: “Non siamo una lista di sinistra, abbiamo dentro persone che arrivano da esperienze diverse“. Questa dichiarazione risuona come un invito a superare le tradizionali barriere ideologiche, puntando su una condivisione di valori fondamentali quali la pace, il rispetto per la terra e la dignità umana.
Il coinvolgimento di personalità che rappresentano gruppi storici spesso in contrasto, come palestinesi ed ebrei pacifisti, enfatizza ulteriormente la volontà di promuovere un dialogo costruttivo e inclusivo.