Emergenza Covid, in Spagna è iniziata la quinta ondata. Per Barcellona si pensa al coprifuoco per limitare i danni e controllare la situazione.
Arrivati ormai alle battute finali del mese di agosto, la Spagna sta iniziando a fare i conti con la quinta ondata di Covid: i contagi, spinti anche dalla movida, aumentano in maniera significativa e città come Barcellona pensano al ritorno del coprifuoco per fronteggiare la nuova emergenza.
Covid, la Spagna è alle prese con la quinta ondata
Nonostante i controlli da parte delle forze dell’ordine, a Barcellona è sostanzialmente impossibile riuscire a contrastare gli assembramenti. Dal governo catalano, alla luce dei dati dell’epidemia, è stata avanzata la richiesta di ripristinare il coprifuoco a Barcellona e nei Comuni più grandi. Ma la situazione è delicata in tutta la Spagna, dove si paga anche il repentino allentamento delle misure di contenimento contro la diffusione del virus.
I turisti di ritorno dalla Spagna
La quinta ondata spagnola preoccupa anche gli altri Paesi europei. La Spagna è una delle mete più battute dai turisti per le vacanze estive e si teme che al rientro in patria possano diffondere il virus dando vita ad un pericoloso effetto domino. Come successo un anno fa, di fatto. Quando però non c’era il vaccino a limitare i danni. Ovviamente si guarda alla Spagna anche per provare a capire come comportarsi in occasione di un nuovo aumento dei casi.
La situazione in Italia
In Italia, come testimoniato anche dai bollettini giornalieri, l’ultima ripresa della curva è stata tenuta sotto controllo soprattutto grazie alla campagna di vaccinazione. Come dichiarato da Draghi, la speranza è che le misure adottate effettivamente possano servire. La grande incognita è rappresentata dall’autunno. Il timore è che tra settembre e ottobre i contagi possano riprendere anche in Italia, spinti dalla ripresa delle attività e dalla riapertura delle scuole.