Il ministro della Salute Roberto Speranza parla dell’accordo per il vaccino, che sarà pagato dallo Stato e distribuito gratuitamente.
Intervenuto ai microfoni de il Corriere della Sera, il ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato dell’accordo europeo per il vaccino annunciato nella giornata del 13 giugno.
Accordo per il vaccino, Speranza: “Italia in prima fila nella grande sfida mondiale”
“Con questa firma l’Italia è in prima fila nella grande sfida mondiale per la ricerca del vaccino, esce a testa alta dalla drammatica esperienza di questi mesi e pianifica il proprio futuro. Von der Leyen, Michel, Sassoli e Gentiloni ci hanno riconosciuto di aver indicato la strada. È il riscatto di un Paese che è stato colpito duramente per primo e che adesso si vuole rialzare. Un pezzo significativo del processo produttivo si realizzerà da noi, grazie a due importanti realtà di Pomezia e Anagni”, ha dichiarato con soddisfazione il ministro Speranza.
Sessanta milioni di dosi disponibili a partire dal prossimo autunno
Parlando di numeri, il ministro della Salute ha fatto saper che l’accordo è per quattrocento milioni di dosi. I primi sessanta milioni saranno disponibili già in autunno.
“Abbiamo fatto un accordo per 400 milioni di dosi, di cui i primi 60 milioni saranno disponibili a partire dall’autunno. L’Italia è nel gruppo di testa, fra i Paesi che devono gestire il vaccino”.
“Abbiamo bloccato un numero molto alto di dosi per poterle condividere con gli altri Paesi europei. Il vaccino è un diritto di tutti, non un privilegio di pochi. Abbiamo fatto un passo importante per assicurare che la Ue non resti schiacciata tra i giganti Cina e Usa, che giocano una partita epocale”, ha aggiunto Speranza.
Speranza, “Il vaccino lo paga lo Stato, verrà distribuito gratis a cominciare dalle classi più a rischio”
Parlando dei costi, Speranza ha assicurato che il vaccino sarà pagato dallo Stato e distribuito gratis a partire dalle classi più a rischio.
“Il vaccino lo paga lo Stato, verrà distribuito gratis a cominciare dalle classi più a rischio. Stiamo parlando del vaccino più avanti di tutti, la cui sperimentazione sull’uomo è partita ad aprile. Ma il mio atteggiamento resta quello della prudenza. La svolta vera ci sarà quando l’Agenzia europea per i medicinali darà il via libera”.