Spot antidroga con Roberto Mancini, le reazioni del pubblico e la decisione della Presidenza del Consiglio di investire.
Nel panorama pubblicitario italiano, pochi spot hanno suscitato tante reazioni quanto quello antidroga con Roberto Mancini. Nonostante le critiche e le risate, la Presidenza del Consiglio ha deciso di investire pesantemente nella sua trasmissione, ma quali sono stati i veri motivi dietro questa scelta?
L’origine dello spot
Lo spot, prodotto dal dipartimento dell’Editoria della Presidenza del Consiglio, vedeva Roberto Mancini in tuta tricolore, aveva un messaggio chiaro: “Tutte le droghe fanno male“. Con un tono che ricordava il proibizionismo degli anni ’30, Mancini cercava di sensibilizzare i giovani sui pericoli della droga. Tuttavia, la reazione del pubblico non è stata quella sperata, con molti che hanno preso in giro lo spot sui social media, generando una serie di meme e commenti ironici.
La decisione di ampliare la trasmissione
Nonostante le reazioni miste, la Presidenza del Consiglio ha deciso di estendere la trasmissione dello spot anche alle reti commerciali, Mediaset e La7. Questa decisione ha comportato costi significativi, con un totale di 117 mila euro spesi per la trasmissione. Di questi, circa 90.407 euro sono stati destinati a Mediaset e 27 mila a La7. La motivazione dietro questa scelta era di ottenere una “diffusione della campagna ampia e capillare e di forte impatto“, come spiegato dal capo dipartimento dell’Editoria Luigi Fiorentino.
La decisione di trasmettere lo spot su canali commerciali ha amplificato le reazioni del pubblico. Molti si sono chiesti se fosse davvero necessario spendere una cifra così elevata per uno spot che aveva già ricevuto molte critiche. Altri, invece, hanno apprezzato l’importanza del messaggio e l’obiettivo di raggiungere un pubblico più ampio.
La campagna antidroga con Roberto Mancini rimarrà nella memoria come uno degli spot più discussi degli ultimi anni. Nonostante le critiche, la decisione di investire in una trasmissione più ampia dimostra la determinazione della Presidenza del Consiglio nel portare avanti il suo messaggio, indipendentemente dalle reazioni del pubblico. Intanto il nuovo allenatore dell’Arabia Saudita non è partito bene nella sua nuova avventura.