Stalker torna libero: “Ti taglio la testa”, donna vive barricata in casa

Stalker torna libero: “Ti taglio la testa”, donna vive barricata in casa

Una ristoratrice di Roma vive nel continuo terrore: il suo stalker è di nuovo libero e minaccia la sua vita.

La vicenda di una ristoratrice romana, perseguitata dal suo stalker, continua a essere un angosciante esempio di come un cortocircuito della giustizia possa lasciare indifese le vittime.

La donna, costretta a vivere barricata in casa, è nuovamente sotto la minaccia di morte da parte del suo persecutore, Sukhvinder Singh, un 37enne di origine indiana.

Carabinieri

Stalker torna in libertà: la dinamica dei fatti

Sukhvinder Singh, ex cameriere del ristorante gestito dalla donna, ha cominciato a mostrare segni di squilibrio nel 2021, quando la sua infatuazione per la ristoratrice è stata respinta.

I primi segni di persecuzione sono stati inquietanti biglietti con i loro nomi scritti con il sangue, circondati da cuori. Nonostante il licenziamento, Singh ha continuato a tormentare la donna, culminando nel tentativo di stupro nell’autunno dello stesso anno.

Singh è stato arrestato e condannato a un anno e mezzo di carcere per stalking e violenza. Dopo aver scontato la pena, è stato trasferito in un CPA a Potenza, in attesa dell’espulsione dall’Italia.

Tuttavia, anche dal CPA, Singh ha continuato a minacciare la sua vittima con chiamate e messaggi. In una di queste telefonate, ha fatto una promessa agghiacciante: “Esco da qui e ti taglio la testa”.

Per queste ulteriori minacce di morte, l’uomo è stato arrestato e condannato ad altri dieci mesi di carcere per stalking. Nonostante ciò, al termine della pena, Singh non è stato rimpatriato in India a causa di una richiesta di protezione internazionale, che ha bloccato il provvedimento di espulsione.

In attesa del verdetto del giudice sulla sua richiesta, Singh è tornato a piede libero, rappresentando una minaccia costante per la vita della sua vittima.

La disperata richiesta d’aiuto

“Sono una morta che cammina”, ha dichiarato la ristoratrice a Repubblica nel luglio 2023. “Lui mi ha promesso che mi decapiterà, che mi butterà addosso l’acido o mi darà fuoco e lo farà. Se nessuno interviene lo farà. Per favore aiutatemi, lancio un appello prima della mia tragedia”.

I carabinieri monitorano costantemente la casa della vittima, ma la donna è costretta a vivere chiusa dentro casa, nel terrore.

La senatrice Ilaria Cucchi, membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, è intervenuta sulla vicenda, inviando una lettera al ministro della Giustizia Carlo Nordio e al ministro degli Interni Matteo Piantedosi.

La prima cosa, la più urgente, è garantirle la protezione. Questa vicenda, che mi auguro non si trasformi in tragedia, dimostra il fallimento dello Stato”, ha ribadito la senatrice.