Stefano Bandecchi si dimette: le sconcertanti motivazioni

Stefano Bandecchi si dimette: le sconcertanti motivazioni

Stefano Bandecchi: le dimissioni come sindaco di Terni e la corsa verso le elezioni Europee.

In una mossa che ha sorpreso l’ambiente politico e i cittadini, Stefano Bandecchi ha annunciato le sue dimissioni da sindaco di Terni. L’ufficializzazione è avvenuta tramite una lettera protocollata il 9 febbraio, segnando la fine del suo mandato in conformità con il comma 3 dell’articolo 53 del Tuel. Questo atto ha avviato il conteggio di 20 giorni dopo il quale le dimissioni diventano irrevocabili, portando allo scioglimento del consiglio comunale e alla nomina di un commissario.

Questa decisione, arrivata quasi come uno scherzo di Carnevale data l’iniziale incredulità, è stata poi confermata dallo stesso Comune di Terni, dimostrando la serietà della scelta di Bandecchi. In una recente intervista, l’ex sindaco ha espresso il desiderio di sostituire Giorgia Meloni nel ruolo di premier: “Se ogni 5 anni dobbiamo avere un Duce allora voglio esserlo io“.

Sindaco con fascia tricolore

Stefano Bandecchi: la candidatura alle elezioni Europee

Parallelamente alle sue dimissioni da sindaco, Bandecchi ha rivelato la sua intenzione di candidarsi alle prossime elezioni Europee come leader di Alternativa Popolare, con l’obiettivo di: “Arrivare al 4%” e di posizionarsi come capolista in tutte le circoscrizioni.

La sua ambizione politica non si ferma qui: ha espresso la convinzione di poter diventare presidente del Consiglio, sostenendo che: “Le cose che posso fare per la nazione nessun altro è in grado di farle“. Queste dichiarazioni hanno alimentato dibattiti e controversie, soprattutto alla luce di precedenti frasi sessiste e omofobe che avevano già messo Bandecchi al centro di critiche da parte di vari partiti politici.

Le dimissioni ufficiali: l’attacco a Giorgia Meloni

Il percorso di Bandecchi si distingue per una certa audacia e determinazione, con l’ex sindaco che non esita a criticare apertamente figure di spicco della politica italiana, da Giuseppe Conte a Giorgia Meloni: “Non è che mi ha deluso, è vergognosa. Dopodomani tirerò fuori un emendamento e le farò capire come si è scordata quello che aveva detto: ha sparato una marea di stupidaggini e non ne ha realizzata nemmeno una“.