Corruzione, in manette Stefano Ricucci e il magistrato Nicola Russo

Corruzione, in manette Stefano Ricucci e il magistrato Nicola Russo

La Guardia di Finanza ha arrestato l’imprenditore Stefano Ricucci e il magistrato Nicola Russo con l’accusa di corruzione in atti giudiziari.

ROMA – L’imprenditore Stefano Ricucci è stato arrestato nuovamente dalla Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare disposta dalla Procura capitolina nell’ambito di un’inchiesta per corruzione in atti giudiziari. In manette anche Nicola Russo, giudice della Commissione tributaria del Lazio e consigliere di Stato, già sospeso dal servizio, per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari. I canarini hanno arrestato anche l’imprenditore Liberato Lo Conte.

Manovre per cambiare una sentenza

L’indagine che ha portato in manette Stefano Ricucci si collega all’operazione che nel luglio del 2016 aveva portato in carcere l’imprenditore Coppola e lo stesso finanziere 55enne. Gli accertamenti del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Roma hanno riscontrato un accordo corruttivo tra Ricucci, Lo Conte e il giudice Russo in relazione ad un contenzioso tributario tra la “Magiste real estate property spa” e l’Agenzia delle Entrate: la società vantava un credito Iva per 20 milioni di euro. L’accusa sostiene che il magistrato si sia fatto corrompere in cambio di una sentenza favorevole. I due avrebbero assicurato al togato una serie di regalie e “agevolazioni” economiche.