In Piemonte arriva il nuovo divieto per i veicoli Euro 5: sono quasi mezzo milione le auto che non potranno più circolare.
Le nuove norme partiranno il 15 settembre in Piemonte, dove è previsto il blocco alla circolazione delle auto diesel Euro 5. La novità interesserà 76 comuni, tra cui le province di Torino, Cuneo e Novara, ovvero le aree con più di 10mila abitanti che risultano maggiormente inquinate.
Piemonte, stop alle auto inquinanti
Sarà il Piemonte la prima Regione che bloccherà la circolazione dei veicoli Euro 5: lo stop inizierà il prossimo 16 settembre e durerà fino al 15 aprile 2024. L’entrata in vigore di questo intervento, prevista per il 2025, è stata anticipata a causa delle procedure di infrazione aperte contro l’Italia
La misura sarà prevista dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19, e riguarda 415mila veicoli tra cui 130mila mezzi commerciali Euro 5 e le 285mila autovetture. Non potranno circolare invece durante tutta la settimana i diesel e benzina fino a Euro 2 incluso, e i Gpl e metano fino a Euro 1 incluso.
Le restrizioni in Lombardia
Anche in Lombardia esistono già regole simili. A Milano, dal 1° ottobre 2022, è stato istituito il divieto di circolazione di auto Euro 5, nelle aree A e B (centro della città e prima periferia). Nell’area C, quella del centro storico, dal prossimo 30 ottobre l’ingresso passerà dagli attuali 5 euro a 7,50, con uno sconto per i residenti.
Nello stesso periodo la Regione ha attivato delle limitazioni per i veicoli Euro 4, con il blocco della circolazione in vigore dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, da ottobre a marzo: lo stop riguarda i Comuni di Fascia 1 e in quelli di Fascia 2 con popolazione superiore a 30.000 abitanti (Varese, Lecco, Vigevano, Abbiategrasso, S. Giuliano Milanese).
Salvini: “Forzatura di Bruxelles”
La decisione del Piemonte non ha trovato però l’approvazione del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. “Dal prossimo 15 settembre, in Piemonte saranno fuorilegge i veicoli diesel Euro 5. È il risultato dell’ennesima forzatura di Bruxelles sui temi green: per la Lega si tratta di una scelta ideologica e dannosa, che colpirà duramente famiglie e imprese senza significativi benefici per l’ambiente”, chiosa il ministro.
Poi aggiunge: “Non solo. La direttiva europea impone questa misura anche agli amministratori locali, che per l’ennesima volta si ritrovano disarmati e senza strumenti per tutelare al meglio la propria comunità”. Il Vicepremier è pronto a intervenire per correggere questo provvedimento “che metterebbe in seria difficoltà centinaia di migliaia di famiglie e di lavoratori”.
Anche il presidente Alberto Cirio e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati hanno dichiarato che la scelta del Piemonte “impone misure molto pesanti che siamo costretti ad attuare. Sono decisioni, però, che gravano fortemente sulle spalle di famiglie e imprese in un momento storico già estremamente difficile”.