Stop petrolio russo: i prezzi schizzano e le borse crollano
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Direttore: Alessandro Plateroti

Stop petrolio russo: i prezzi schizzano e le borse crollano

impianto petrolio

L’attacco russo non si ferma e l’unica arma per contrastare Putin sono le sanzioni che l’Occidente può imporre alla Russia.

La proposta delle nuove sanzioni da parte del segretario di stato Usa Anthony Blinken hanno fatto crollare tutte le borse europee e non solo. Anche Tokyo chiude in rosso. L’ipotesi di uno stop alla vendita del petrolio russo ha fatto schizzare i prezzi a 12 dollari al barile. Le nuove sanzioni alla Russia potrebbero gravare troppo sull’Occidente, la sola ipotesi ha fatto ritirare le azioni agli investitori. Dodici giorni di guerra e le borse aprono in rosso, anche Piazza Affari tra le peggiori. Aumentano i prezzi delle materie prime tra cui il petrolio e il prezzo del gas che tocca record storici. Il prezzo della benzina sale a più di 2 euro al litro così come il diesel nel giro di pochi giorni.

L’ipotesi di un embargo del greggio russo ha fatto schizzare i prezzi alle stelle e aumentano le quotazioni del greggio del Texas e altre fonti di petrolio. Imporre un divieto della vendita del petrolio sarebbe un duro colpo per l’occidente e l’Europa. La Germania infatti si è detta contraria ad inserire in questo pacchetto di sanzioni anche il divieto della vendita del petrolio russo. Per la ministra degli esteri tedesca è importante imporre sanzioni a lungo termine. “Non serve a niente se fra tre settimane scopriamo che ci restano solo pochi giorni di elettricità in Germania e quindi dobbiamo tornare su queste sanzioni” ha dichiarato.

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Il divieto della vendita del petrolio russo potrebbe avere tragiche conseguenze in Occidente

I prezzi del gas e della benzina stanno salendo rapidamente. Nel giro di una settimana il prezzo della petrolio è aumentato di circa il 23%. Le conseguenze economiche della guerra in Ucraine stanno avendo un effetto catastrofico sull’Europa e sul resto del mondo. Anche oro e rame stanno registrando prezzi di massimi storici. Ma a chiedere lo stop alla vendita del petrolio russo non è solo Blinken ma lo stesso Zelensky che chiede delle misure più forti e significative alla Russia da parte dell’Occidente.

impianto petrolio
impianto petrolio

Per il presidente ucraino è impensabile finanziare un paese terrorista come la Russia che non frena l’offensiva contro i civili ucraini. Visto che la Russia continua la guerra in Ucraina bisogna boicottare ed instaurare l’embargo sulle esportazioni del petrolio e dei prodotti petroliferi” ha dichiarato. In più chiede una no-fly zone che implicherebbe però uno scontro tra Occidente e Russia.

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ultimo aggiornamento: 7 Marzo 2022 15:48

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