Strage Corinaldo, Fedez testimonia nel processo bis

Strage Corinaldo, Fedez testimonia nel processo bis

Per Fedez sono stati i costi bassi dei biglietti e la scarsa capienza a causare l’incidente avvenuto nella discoteca di Corinaldo.

Fedez si è presentato al Tribunale di Ancona per testimoniare nel processo ‘bis’ per la strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, avvenuta nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018.

Secondo il rapper, le responsabilità dell’incidente sono legate alla sicurezza e alle carenze strutturali del locale.

Fedez

La tragedia è avvenuta nella notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2018, con molti giovani che stavano aspettando il concerto di Sfera Ebbasta. La serata però è stata teatro di una grande folla seguita a spruzzi di spray al peperoncino, che provocò la morte di cinque adolescenti e Eleonora Girolimini, una madre 39enne.

Le deposizioni di Fedez

Lontano questa volta dai riflettori, Fedez è entrato nel Palazzo di Giustizia per depositare le sue dichiarazioni a riguardo. Il rapper, interrogato dai pm Paolo Gubinelli e Valentina Bavai e dai legali di difesa, è stato chiamato a rispondere sulle condizioni del locale Lanterna Azzurra di Corinaldo.

Parlando anche delle proprie esperienze di dj-set, il cantante ha dichiarato di non avere la memoria totalmente lucida in quanto si era esibito alla Lanterna solo due volte negli anni passati: una volta nel 2015 e un’altra nel 2016.

Tuttavia, in un’intervista Fedez ha parlato in maniera assolutamente negativa sulle condizioni del locale. “Si è verificato lo scenario peggiore”, ha dichiarato, confermando anche in Aula il sovraffollamento del locale. “Cachet alto alto e spesa bassa per i biglietti (20 euro) e capienza limitata (500 posti)”, afferma.