Condannato dopo 5726 giorni uno dei responsabili della strage della Thyssenkrupp
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Condannato dopo 5726 giorni uno dei responsabili della strage della Thyssenkrupp

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Il disastro avvenuto il 6 dicembre del 2007 rappresenta, per i familiari delle vittime, una “ferita che non si rimarginerà mai”.

Dopo più di 15 anni uno dei colpevoli della strage della Thyssenkrupp inizierà a scontare la sua pena in carcere. La giustizia per la tragedia del 6 dicembre del 2007 in cui erano morte 7 persone, fino a questo agosto, aveva messo dietro alle sbarre solo gli italiani responsabili del disastro, mentre i cittadini tedeschi coinvolti avevano continuato a vivere le loro vite come se niente fosse.

“Ora dopo 5726 giorni il signor Harald Espenhahn dopo tanto correre, scappare dalla giustizia ha varcato la soglia del carcere. Non è un risarcimento, non è vendetta e solamente l’unico epilogo che si sarebbe già dovuto compiere da tempo e che è stato solo rimandato”. Questo il commento di Antonio Bocuzzi, uno degli operai della Thyssenkrupp di Torino che era riuscito a sopravvivere alla strage.

Espenhahn dovrebbe passare 5 anni dietro le sbarre ma non si esclude la possibilità che possa scontarli in regime di semilibertà. “Certo – commenta ancora Boccuzzi – quei 5 anni saranno ulteriormente ridimensionati, lo sappiamo e non ci facciamo strane o vane illusioni, ma un passo è stato compiuto e questo non ce lo porta via nessuno“.

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“Una ferita che non si rimargina”

Quello che non passa – conclude Boccuzzi sulla sua pagina Facebook – sono rabbia e dolore per una ferita che non si rimarginerà mai ma che potrebbe fare un po’ meno male se tutti gli imputati, tedeschi compresi, scontassero la loro pena“.

Anche Rosina Platì, la madre di una delle vittime, Giuseppe Demasi, ha commentato sulla condanna a Espenhahn: “La parola fine è stata scritta per loro, per noi non lo sarà mai per il dolore che proviamo sempre, ogni giorno“. “Non c’è un istante della mia vita – conclude la donna – che io non abbia in mente lui, la fine che ha fatto è terribile. Abbiamo aspettato così tanto che ci stanno facendo morire“.

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ultimo aggiornamento: 18 Agosto 2023 10:25

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