L’intercettazione del neofascista Carlo Maria Maggi sulla strage di Bologna: “Sono stati Fioravanti e Mambro”. Ustica un episodio di guerra fredda.
C’è un nuovo tassello nella drammatica pagina della Strage di Bologna, ossia l’intercettazione del neofascista Carlo Maria Maggi, agli atti dell’inchiesta.
Maggi, figura di spicco, è stato condannato per la strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 ed è morto nel 2018.
Strage di Bologna, l’intercettazione di Maggi
Si tratta di un’intercettazione ambientale proprio in casa di Maggi la sera del 18 gennaio 1996. In televisione si parla della tragedia di Ustica, Carlo Maria Maggi parla con i familiari e si dice certo che la strage di Bologna l’hanno fatta Mambro e Fioravanti. E parlando di Giusva riferisce che ‘intanto lui ha i soldi‘.
Per Maggi, come riferito da la Repubblica, Ustica è stato un episodio da ricondurre alla guerra fredda, la strage di Bologna un tentativo di confondere le acque. Avrebbe dovuto far dimenticare Ustica. Che nessuno avrebbe mai dimenticato.
Proprio Mambro e Fioravanti furono condannati all’ergastolo proprio per la strage di Bologna, che avrebbe portato alla morte di ottantacinque persone. i due, condannati in via definitiva, sono considerati esecutori materiali del drammatico attacco. I due si sono sempre dichiarati estranei ai fatti negando il coinvolgimento nella strage.
Le indagini
A quarant’anni dalla tragedia siamo ancora di fronte a una pagina di storia con troppi punti interrogativi. Le indagini avrebbero portato ai nomi dei mandanti e degli esecutori della strage. Licio Gelli, capo della P2 e Umberto Ortolani sarebbero stati i finanziatori della strage.