La liberazione della giornalista Cecilia Sala, detenuta in Iran, è una proprità del Governo. Le mosse di Meloni e Nordio.
L’Italia è al lavoro per liberare la giornalista Cecilia Sala, detenuta dal 19 dicembre 2024 in carcere in Iran. Il Governo si sta muovendo su più fronti e stando a quanto sottolineato in queste ore da Repubblica, la strategia di Giorgia Meloni e Carlo Nordio si starebbe sviluppando su più livelli al fine di trovare la soluzione nel più breve tempo possibile.
Meloni-Nordio: la strategia per liberare Cecilia Sala
Giorgia Meloni e il ministro della Giustizia Carlo Nordio sarebbero al lavoro per la liberazione di Cecilia Sala, detenuta in Iran dal 19 dicembre 2024. In particolare, come riportato da Repubblica, il Governo si starebbe muovendo con una strategia su tre livelli.
Prima di tutto quello della diplomazia, con i quadri di Dis e Aise impegnati a mantenere i contatti con il governo iraniano per pretendere il “principio di reciprocità” in quello che è ormai una trattativa per la liberazione di un ostaggio.
In secondo luogo sotto il livello politico-istituzionale, con la Premier che vorrebbe chiudere il caso entro l’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump il prossimo 20 gennaio. Infine, il livello della giustizia che, per forza di cose, sta vedendo protagonista da vicino il caso di Mohammad Abedini Najafabadi, l’ingegnere iraniano esperto di droni e detenuto nel carcere milanese di Opera dal 16 dicembre per conto di Washington, di cui Teheran non vorrebbe l’estradizione.
Parla la madre della giornalista
Intanto, nelle scorse ore, la Premier Giorgia Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi la madre della giornalista, la signora Elisabetta Vernoni. La donna ha parlato alla stampa dopo l’incontro manifestando soddisfazione per le rassicurazioni ricevute: “Questo incontro con Giorgia Meloni mi ha aiutato: ci siamo guardate negli occhi, anche tra mamme”, ha detto.
“La fiducia è tanta, sicuramente stanno lavorando e io sono un po’ come Cecilia, sono un po’ un soldato, aspetto e rispetto il lavoro che stanno facendo. Quello che potrò fare da parte mia lo farò, sicuramente loro stanno facendo il loro”.