Stresa, non accetta la relazione della figlia: picchiata e segregata
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Direttore: Alessandro Plateroti

Stresa, non accetta la relazione della figlia: picchiata e segregata

Carabinieri

Tragedia sventata a Stresa, dove un uomo ha segregato e picchiato sua figlia per quattro giorni perché non accettava che avesse una relazione.

A Stresa si è verificato un grave caso di violenza domestica nei confronti di una giovane, picchiata da suo padre perché non accettava la sua relazione con un ragazzo. A scongiurare il peggio sono stati i carabinieri, che hanno liberato la giovane dopo essere stati allertarti dal suo fidanzato. 

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La reclusione

Secondo quanto riferito dalla vittima, l’uomo dopo aver scoperto la sua relazione con un giovane di Milano l’ha rinchiusa nella sua stanza per oltre quattro giorni. Ha inoltre denunciato di essere stata picchiata e lasciata a digiuno durante i giorni in cui è rimasta reclusa nella sua stanza. A spingere il padre a comportarsi in questo modo è stata la relazione che la figlia aveva intrapreso con un giovane italiano di Milano. 

L’uomo, di origine bengalese, ha 52 anni e vive sul lago Maggiore, insieme al resto della sua famiglia. Fortunatamente la chiamata del fidanzato 23enne della vittima ha scongiurato una possibile tragedia. Il giovane ha riferito che da giorni non aveva più avuto notizie della sua fidanzata.  

Il fidanzamento combinato

Stando a quanto riferito dal 23enne, l’uomo non avrebbe accettato la relazione tra i due in quanto aveva in programma per sua figlia un fidanzamento combinato con un’altra persona in Bangladesh. Ed è stato proprio grazie all’allarme del giovane milanese che gli inquirenti sono riusciti a risalire all’abitazione della ragazza liberandola. 

Una volta arrivati, i carabinieri sono riusciti a malapena a convincere l’uomo ad aprire la porta dell’abitazione. A quel punto le forze dell’ordine hanno chiesto dove si trovasse la figlia. L’uomo ha risposto che si trovava in Bangladesh, insieme a sua madre.  

Carabinieri
Carabinieri

Ma la versione non ha convito i militari, che hanno insistito sicuri del fatto che la giovane ragazza fosse nella casa. La giovane, sentendo i carabinieri, avrebbe anche battuto dei colpi sulla porta per farsi notare. Così gli inquirenti hanno aperto la stanza chiusa a chiave dall’esterno, ed hanno rinvenuto la giovane. 

La vittima aveva sul corpo diversi segni di violenza. Dopo aver allertato i paramedici del 118, gli inquirenti hanno condotto il padre in caserma per condurre l’interrogatorio. Alla luce di quanto accaduto, gli altri due figli minorenni dell’uomo sono stati affidati ai servizi sociali.

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ultimo aggiornamento: 7 Febbraio 2023 13:44

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