Cosa cambia dal 1 gennaio sul fronte economico: dalle bollette all’assegno unico passando per il tetto ai contanti.
Il 1 gennaio cambiano le regole su diversi aspetti del fronte economico. Dal 1 gennaio ad esempio è possibile presentare domanda per il nuovo assegno unico ma scatta anche la stretta sul contante. Inoltre dal mese di gennaio scatta anche il caro bollette, che il governo ha provato a fronteggiare con diverse misure messe in campo negli ultimi mesi. Andiamo a vedere allora cosa cambia dal 1 gennaio sul fronte economico.
Cosa cambia dal 1 gennaio: scatta il caro bollette
Come reso noto da Arera, dal 1 gennaio scatta l’aumento delle bollette. Secondo le stime, per una famiglia tipo l’aumento sarà del circa il 55% per quanto riguarda la bolletta della luce e del 41% circa per quanto riguarda la bolletta del gas. Una stangata che ci porteremo almeno fino alla fine del primo trimestre del nuovo anno. Gli interventi del governo hanno in qualche modo ammortizzato la stangata, ma un contraccolpo ci sarà. Ed arriva in un momento particolarmente delicato, ossia quello delle prime fasi della ripresa dopo il dramma della pandemia.
Via libera alle domande per l’assegno unico
Dal 1 gennaio è possibile presentare domanda per il nuovo assegno unico, che sarà erogato dal mese di marzo. L’assegno è destinato a tutte le famiglie con figli a partire dal settimo mese di gravidanza.
Nuoto tetto all’uso del contate
Una delle principali novità del nuovo anno è il nuovo limite al contate, una misura ideata per contrastare l’evasione fiscale. Il limite massimo per i pagamenti in contanti passa da duemila a mille euro. Per spese superiori a mille euro si deve procedere necessariamente con un pagamento tracciabile, quindi effettuato attraverso carta o bancomat o bonifici, ad esempio.