Ora gli studenti utilizzano l'intelligenza artificiale per fare i compiti: il dato
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Ora gli studenti utilizzano l’intelligenza artificiale per fare i compiti: il dato

chatbot IA intelligenza artificiale smartphone

Come il 65% degli studenti italiani tra i 16 e i 18 anni utilizza ChatGPT per i compiti. Le città con maggiore utilizzo.

L’intelligenza artificiale (IA) sta diventando sempre più importante nel mondo dell’istruzione anche per gli studenti. Secondo una ricerca condotta da TGM Research per NoPlagio.it, il 65% degli studenti italiani tra i 16 e i 18 anni utilizza ChatGPT e strumenti simili per completare i compiti e redigere saggi. Questa tendenza solleva domande importanti riguardo ai benefici e ai rischi dell’uso dell’IA in ambito scolastico.

Decreto Salva Casa: ecco tutte le modifiche che potrai apportare alla tua abitazione

chatbot IA intelligenza artificiale pc
chatbot IA intelligenza artificiale pc

L’utilizzo dell’IA nelle scuole italiane

L’indagine ha coinvolto 1007 studenti italiani, rivelando che l’IA è ampiamente utilizzata nelle scuole. Oltre al 65% degli studenti che la usano per compiti e saggi, il 71% la sfrutta per cercare informazioni, il 60% per svolgere vari compiti, il 33% per apprendere nuovi concetti, il 18% per rispondere a test, il 21% come assistente personale e il 13% specificamente per la scrittura di saggi. Questi dati dimostrano quanto l’IA stia diventando una componente essenziale dell’educazione moderna.

L’uso dell’IA è particolarmente diffuso in alcune città italiane. Napoli e Torino guidano la classifica con un utilizzo del 60%, seguite da Milano con il 56% e Roma con il 53%. Inoltre, i sedicenni risultano essere leggermente più inclini a utilizzare l’IA rispetto ai diciottenni, con un tasso di utilizzo superiore del 3%.

Preoccupazioni e prospettive future per gli studenti

Nonostante l’ampio uso dell’IA, il 64% degli studenti esprime preoccupazioni per un impiego eccessivo dell’IA sia in ambito scolastico che lavorativo. Il 54% degli intervistati dichiara di non fidarsi completamente dei contenuti prodotti da ChatGPT, mentre solo il 25% lo considera uno strumento affidabile. Guardando al futuro, il 68% degli studenti prevede di continuare a utilizzare l’IA, con una preferenza leggermente maggiore tra i ragazzi (71%) rispetto alle ragazze (65%).

Per affrontare le preoccupazioni relative all’uso dell’IA, il 20% degli studenti ritiene che sia possibile mitigare molti rischi attraverso politiche di controllo e restrizioni governative. Confrontando i dati con altri paesi europei, emerge che l’uso dell’IA per scopi educativi è diffuso anche in Germania e Spagna. In Spagna, il 70% degli studenti utilizza l’IA, seguita dalla Germania con il 63%.

L’integrazione crescente dell’IA nell’educazione rappresenta una sfida e un’opportunità. È essenziale sviluppare politiche educative e normative che garantiscano un uso responsabile e sicuro di queste tecnologie avanzate, proteggendo al contempo l’integrità dell’apprendimento e del lavoro degli studenti.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 22 Maggio 2024 13:13

Meteo: continua l’allerta per la pioggia, al sud cambia tutto

nl pixel