Tornano in piazza le tende degli studenti che protestano per il caro affitti ma anche per la carenza estrema di studentati.
Negli ultimi mesi la situazione per gli universitari è nettamente peggiorata. Da Roma fino a Milano, si sono mobilitati i ragazzi di ben 25 città, posizionandosi con le loro tende davanti alle rispettive Università, per protestare nuovamente sull’emergenza caro affitti.
Le proteste degli studenti: “Nulla è cambiato”
A soli 4 mesi dal caso di Ilaria Lumera, la studentessa che si era accampata con la tenda davanti al Politecnico di Milano, il governo sembra non aver fatto molto per alleviare le difficoltà dei giovani. E proprio Milano torna sotto i riflettori, con numerosi studenti che hanno deciso di posizionarsi con le tende di fronte all’università Statale.
La protesta mira a puntare di nuovo l’attenzione sul caro affitti, con cui gli universitari si trovano ancora a combattere. “Nulla è cambiato: dalle istituzioni, dal governo alle amministrazioni comunali sono arrivate soltanto finte promesse o insufficienti contentini, che non mettono in discussione i paradigmi che hanno prodotto e che continuano ad alimentare questa crisi”, spiegano i ragazzi.
Anche a Roma, però, la folla avrebbe iniziato a rivendicare le proprie necessità. Qui, gli studenti della Sapienza sono tornati in tenda a piazzale Aldo Moro. Leone Piva, coordinatore di Sinistra Universitaria, scrive in una nota: “Negli ultimi mesi le cose sono solo peggiorate e il governo non ha affrontato la situazione. Sinistra Universitaria Sapienza e Udu Sapienza saranno qui fino a che non avranno risposte”.
Tende in Piazza: “Cambiamenti ancora lontani”
Il movimento studentesco di Tende in Piazza si prepara ad una mobilitazione nazionale, in programma per ottobre. “Finché non avremo risposte, la nostra protesta continuerà. L’Udu e Cambiare Rotta da oggi hanno deciso di portare avanti la protesta, in segno di solidarietà alla nostra attività. Perché i cambiamenti sono ancora lontani”, dice all’Adnkronos Barbara Morandi.
Gli studenti di recente hanno inviato al sindaco di Milano, Beppe Sala, alcune proposte per contrastare l’emergenza caro affitti che colpisce i fuori sede che studiano o lavorano nella città. “Stiamo elaborando anche proposte a livello nazionale”, spiega Morandi.