Un retroscena terribile sul caso della ragazza stuprata in pieno centro a Bologna. L’aggressore ha ingannato anche la polizia.
Un altro episodio di violenza ai danni di una donna. Questa volta il caso è avvenuto in pieno centro a Bologna. La vittima è una ragazza che sarebbe stata trascinata non da uno ma da ben due individui. Per fortuna una coppia di fidanzati si è accorta di quanto stesse accadendo e ha impedito il proseguimento del terribile abuso. Sulla vicenda sono ancora in corso le indagini ma sarebbe venuto a galla un incredibile retroscena relativamente all’aggressore e ad un inganno anche verso la polizia.
Stuprata a Bologna: i fatti
L’episodio di violenza ai danni di una giovane è avvenuto nello scorso weekend ma la notizia è diventata di dominio pubblico in queste ore. I fatti sarebbero avvenuti in pieno centro a Bologna, nella zona universitaria.
Dalle prime ricostruzioni pare che la giovane sia stata fermata da ben due individui che hanno abusato di lei. Solo l’intervento di una coppia di fidanzati ha impedito che la violenza andasse avanti. Uno dei due aggressori è fuggito mentre l’altro ha proseguito tentando di trascinare via la sua vittima.
All’arrivo delle forze dell’ordine e dei medici, la ragazza è stata portata all’ospedale Maggiore di Bologna, dove è stato attivato il protocollo sanitario previsto per le vittime di violenza sessuale. L’uomo rimasto sul posto è stato arrestato mentre il secondo aggressore è ricercato.
L’inganno dell’aggressore
Dalle ricostruzioni sull’episodio sarebbe venuto a galla un terribile retroscena. Uno dei due uomini, infatti, sarebbe stato fermato, prima del compimento dello stupro, da una pattuglia della polizia. Come riportato da Fanpage che cita Il Resto del Carlino, però, le forze dell’ordine sarebbero state depistate con una scusa. “È la mia fidanzata. La sto portando a casa perché non si sente bene”, avrebbe detto l’aggressore.
Una situazione che, come detto, ha poi portato però alla violenza da parte non solo di questo individuo – un 25enne di origine gambiana – ma anche di una seconda persona ancora ricercata.