Dopo la strage di Cutro e le varie polemiche la premier Meloni ha preso il controllo della situazione dell’immigrazione.
Le polemiche che stanno agitando l’esecutivo in seguito alla strage di Cutro non si placano. Dopo i giorni di silenzio sull’accaduto, Giorgia Meloni ha preso in mano la situazione. Sia Palazzo Chigi che Fratelli d’Italia vogliono chiarezza su quello che è successo e sulle eventuali responsabilità del governo. Se dall’opposizione chiedono le dimissioni di Piantedosi, nemmeno la premier è contenta della gestione del Viminale.
Per questo motivo, Meloni è intervenuta e si è riappropriata del dossier immigrazione sfilandolo a Piantedosi. L’intenzione della premier è quello di frenare sulle norme prese dai decreti Salvini del governo gialloverde e avere un dialogo proficuo più con Bruxelles che con la frangia dura leghista. Giorgia Meloni sa che ha bisogno che la questione immigrazione si risolva a livello europeo e per questo ha scelto di comunicare con l’Ue.
La premier chiede un ridimensionamento a Piantedosi
Il primo passo è stato quello di inviare una lettera ai vertici per chiedere soluzioni immediate. Fonti vicine alla premier hanno riferito che è stata “molto positiva” la risposta della presidente della Commissione Ue von der Leyen perché «vengono riconosciute le ragioni esposte dalla presidente del Consiglio». Nel frattempo, la premier chiede a Piantedosi una «maggiore sinergia», ovvero ridimensionare il suo ruolo anche a livello comunicativo. Meloni, come riferiscono fonti interne, vorrebbe maggiore esposizione mediatica.
Un’eccessiva esposizione e una comunicazione sbagliata hanno portato appunto il ministro degli Interni al centro delle polemiche mettendo in difficoltà la premier Meloni. Proprio per questo la presidente del Consiglio ha deciso di togliere di mano la questione che era diventata ormai un caso politico oltre che un’immane tragedia umanitaria. Per superare i danni creati da Piantedosi, Meloni utilizza la scusa della strada europea che è tra l’altro necessaria per applicare le misure che la premier ha intenzione di applicare a livello europeo, appunto.
Lo stesso presidente della Repubblica Mattarella ha auspicato che l’Italia e l’Europa lavorino insieme per porre fine alle tragedie umanitarie. Intanto, oggi il ministro Piantedosi riferirà in Parlamento.