Un passo avanti per il suicidio assistito: cosa cambia oggi?

Un passo avanti per il suicidio assistito: cosa cambia oggi?

L’Emilia-Romagna introduce una procedura per il suicidio assistito, garantendo il diritto del fine vita entro 42 giorni dalla richiesta.

L’Emilia-Romagna ha compiuto un passo significativo nella questione del fine vita, introducendo una procedura che permette l’accesso al suicidio assistito entro 42 giorni dalla richiesta. Una mossa definita come una “vera e propria svolta” dall’assessore regionale Raffaele Donini, ottenuta grazie a una delibera della giunta di Stefano Bonaccini.

Cosa cambia in Emilia-Romagna?

Nonostante i dibattiti sulla questione, per la prima volta in Italia si esulta per un grande passo avanti sul suicidio assistito. Dopo il fallimento di una proposta simile in Veneto, adesso la regione Emilia-Romagna ha introdotto la proposta di legge sul fine vita: questa garantisce ai malati “il diritto di congedarsi dalla vita”, come dispone la sentenza 242 della Corte Costituzionale.

Con la norma introdotta, la regione emiliana ha evitato un flop grazie al pragmatismo del governatore Stefano Bonaccini, che ha licenziato una delibera ad hoc, garantendo alla regione di essere la prima in Italia a introdurre una tale misura.

L’iter per accedere il suicidio assistito

Il processo per accedere al suicidio assistito è stato definito nei dettagli. La richiesta deve essere inviata alla Direzione sanitaria dell’Azienda Sanitaria Locale (Ausl). Successivamente, la Commissione di valutazione di Area Vasta effettuerà una prima visita al paziente e in 20 giorni produrrà una relazione che invierà al Comitato regionale per l’etica nella clinica.

Quest’ultimo esprimerà un parere – non vincolante – entro sette giorni, mentre la Commissione stilerà la relazione conclusiva. In tutto, l’iter durerà 35 giorni. Se la Commissione darà il via libera, la procedura di suicidio assistito si avvierà entro 7 giorni.

Pronto il ricorso al Tar

Nonostante l’importanza di questa mossa, è già pronto un ricorso al Tar. Ad attaccare è la capogruppo in Regione di Forza Italia, Valentina Castaldini, che intende intervenire contro cittadini, associazioni e “a chiunque vorrà appoggiare la battaglia”. Inoltre martedì, quando la proposta di legge Cappato approderà in viale Aldo Moro, Castaldini chiederà la votazione immediata di una risoluzione per richiedere un parere all’Avvocatura dello Stato proprio sulla delibera.

Tuttavia, la delibera regionale sul fine vita istituisce un Comitato etico con medici, esperti e giuristi chiamati a pronunciarsi sulle richieste di suicidio assistito, inviando contemporaneamente alle Aziende sanitarie le linee guida per la gestione del fine vita.