L’oppressione del Superbollo sulle spalle degli automobilisti italiani, ma ecco anche cosa c’è dietro. Questa la situazione.
Il Superbollo, un balzello notoriamente impopolare, ha sottratto ben 1,2 miliardi di euro dalle tasche degli automobilisti italiani in poco meno di un decennio. Federcarrozzieri, l’associazione che rappresenta le officine automobilistiche in Italia, ha espresso un risentimento ampio e deciso verso questo onere, denunciando i suoi effetti distorsivi sul mercato auto del Paese, a partire dal calo delle vendite delle auto più performanti fino alla creazione dei cosiddetti “falsi leasing”.
L’introduzione del Superbollo risale al 6 luglio 2011, all’interno del decreto “Salva Italia“, con l’obiettivo di arginare la crisi dello spread. Questa tassa imponeva un pagamento di 20 euro per ogni kilowatt di potenza dell’auto superiore ai 185 kW, con un esonero progressivo nel tempo.
Tuttavia, secondo i calcoli di Federcarrozzieri, gli introiti per l’erario si sono attestati su una media di 100 milioni l’anno per dodici anni (1,2 miliardi in totale). Questo nonostante il Superbollo abbia indotto gravi anomalie nel mercato auto italiano, compreso un forte calo delle nuove immatricolazioni di vetture con potenza eccedente i 185 kW e la nascita del fenomeno dei “falsi leasing“.
L’ineguaglianza dell’onere
Per Davide Galli, presidente di Federcarrozzieri, “il Superbollo è una tassa del tutto iniqua e sbilanciata“. Nelle regioni che non prevedono esenzioni totali di bollo e Superbollo per auto elettriche o ibride, i veicoli di nuova generazione con motori ibridi, nonostante superino ampiamente i 185 kW di potenza, non sono soggetti al pagamento del balzello.
Federcarrozzieri ha sostenuto le sue argomentazioni con uno studio confrontando i costi del Superbollo per gli automobilisti, analizzando sia le supercar che le auto di fascia media circolanti in Italia. L’abolizione del Superbollo, oggi al vaglio del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, potrebbe rappresentare un importante passo avanti verso un mercato auto più equo e sostenibile.