Superbonus 110, le nuove regole: fino a quando è possibile richiederlo e cosa cambia per quanto riguarda i controlli.
Con la nuova legge di Bilancio cambiano le regole per il Superbonus e non sono escluse novità dell’ultima ora che potrebbero arrivare dal confronto serrato nella maggioranza di governo. Una delle novità principali è legata al fatto che con il 730 precompilato il visto di conformità non è obbligatorio. Ma andiamo con ordine.
Fino a quando è possibile richiedere il Superbonus: proroga e regole
Per quanto riguarda gli edifici unifamiliari, quindi ad esempio le villette, il Superbonus 110 è stato prorogato fino al 30 giugno 2022. Per quanto riguarda i condomini e le abitazioni plurifamiliari, invece, la scadenza è stata prorogata al 31 dicembre 2023.
Non solo. Se alla fine di giugno del 2022 è stato completato almeno il 60% dei lavori, è possibile richiedere il Superbonus anche per lavori effettuati da persone fisiche su immobili che ospitano da due a quattro unità immobiliari. Se alla fine di giugno non si è arrivati al 60% dei lavori, vale la scadenza del 30 giugno 2022.
Le date sono state fissate dal governo ma non si escludono modifiche dell’ultima ora. I partiti infatti continuano a chiedere una proroga anche per le unità unifamiliari. Proroga che il premier Draghi non sembra intenzionato a concedere.
Cosa cambia con il 730
Una delle novità è rappresentata dal fatto che il visto di conformità per il Superbonus non è obbligatoria se a presentare la dichiarazione è lo stesso contribuente attraverso la dichiarazione precompilata proposta dall’Agenzia delle Entrate o attraverso il sostituto d’imposta.
“Con la modifica in commento, l’obbligo del visto di conformità viene esteso anche al caso in cui, con riferimento alle spese per interventi rientranti nel Superbonus, il contribuente fruisca di tale detrazione nella dichiarazione dei redditi, salva l’ipotesi in cui la dichiarazione sia presentata «direttamente dal contribuente all’Agenzia delle entrate, ovvero tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale». Più precisamente, tale obbligo è escluso nell’ipotesi in cui la dichiarazione sia presentata direttamente dal contribuente, attraverso l’utilizzo della dichiarazione precompilata predisposta dall’Agenzia delle entrate (modello 730 o modello Redditi), ovvero tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale (modello 730)“, si legge nella nota pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Le norme anti-truffa
Il governo lavora sul sistema di controlli e prevenzione per evitare che il Superbonus diventi un’occasione per procedere con ricche truffe ai danni dello Stato. Una delle ipotesi è quella di procedere con la compilazione di veri e propri listini con i prezzi indicati. Questa strategia consentirebbe di eliminare il fenomeno delle fatture maggiorate.
Sempre nell’ottica di evitare truffe, saranno intensificati i controlli e si procederà anche con accertamenti preliminari.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito dell’Agenzia delle entrate alla sezione Superbonus.