Superbonus: per chi è prevista la proroga al 30 giugno?
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Direttore: Alessandro Plateroti

Superbonus: per chi è prevista la proroga al 30 giugno?

super bonus 110%

Proroga sul Superbonus 110%, ma la questione dei crediti incagliati per le aziende potrebbero essere un grande rischio.

La scadenza del Superbonus 110% del 31 marzo potrebbe essere prorogata al 30 giugno 2023, ma non per tutti. Il governo Meloni avrebbe deciso di introdurre la novità nei prossimi emendamenti in sede di conversione del decreto cessioni. L’agevolazione edilizia però riguarderebbe solo le villette unifamiliari.

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La condizione che obbligava a terminare i lavori di ristrutturazione almeno al 30%, per la fine di marzo, potrebbe valere anche a seguito della proroga fino al 30 giugno 2023. Le villette avrebbero quindi tempo maggiore per effettuare i propri lavori, anche se la proroga decisa dal governo di Giorgia Meloni potrebbe riguardare anche le abitazioni Iacp.

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La questione della cessione dei crediti

Sul tavolo dell’esecutivo ci sarebbe anche la questione della cessione dei crediti tramite compensazione, tra cui la norma “salva sconti”. Molti istituti bancari non abbiano ancora accettato le fatture, rendendo impossibile la comunicazione di cessione del credito prevista entro il 31 marzo. Secondo le prime informazioni, il governo dovrebbe consentire di iscrivere il credito sulla piattaforma dell’Agenzia delle entrate fin dal momento in cui viene preso in carica dalla banca.

In secondo luogo, per lo sblocco dei crediti tramite la compensazione con gli F24, Forza Italia chiede la frazionabilità del credito e l’acquisto da parte delle partecipate di Stato, oltre alla deroga al blocco di cessione e sconto in fattura per i territori terremotati, terzo settore, rigenerazione urbana e barriere architettoniche.

A causa dei crediti incagliati però, 32mila imprese si trovano a rischio fallimento a causa di uno stock di 19 miliardi di euro, portando quindi al taglio di 170mila dipendenti. Tra le soluzioni emerse durante il primo tavolo al Mef, è ancora in fase di studio. Certo è che il nodo va sciolto a breve, perché altrimenti famiglie e imprese non potranno presentare le richieste di cessione entro il 31 marzo.

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ultimo aggiornamento: 16 Marzo 2023 15:26

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