Superlega, il comunicato di Juve, Real Madrid e Barcellona: “I club fondatori hanno ricevuto inaccettabili pressioni, minacce e offese”.
Entra nel vivo la polemica sulla Superlega, con il comunicato con il quale Juve, Real Madrid e Barcellona denunciano pressioni inaccettabili, minacce e offese.
Superlega, il comunicato di Juve, Real Madrid e Barcellona
I tre club rispondono al comunicato con il quale la Uefa ha annunciato di aver raggiunto un accordo con tutti i club che avevano aderito alla Superlega ad eccezione di Juve, Real Madrid e Barcellona.
“I club fondatori hanno ricevuto, e continuano a ricevere, inaccettabili pressioni, minacce ed offese da terze parti al fine di ritirare il progetto proposto e, conseguentemente, desistere dal loro diritto/dovere di fornire soluzioni all’ecosistema del calcio mediante proposte concrete ed un dialogo costruttivo. Ciò è intollerabile in punto di diritto e la giustizia si è già pronunciata in favore della proposta di Super League, ordinando a FIFA e UEFA di astenersi, sia direttamente sia per il tramite dei propri associati, dall’intraprendere ogni azione che possa pregiudicare l’iniziativa in qualsiasi modo in pendenza del procedimento”, si legge nel comunicato.
“Ci rincresce vedere come i club nostri amici e partner fondatori della Super League si trovino ora in posizione incoerente e contraddittoria”
I tre club hanno ricordato i motivi che hanno portato alla nascita della competizione e hanno espresso rammarico per la posizione assunta dagli altri club che avevano aderito alla Superlega.
“Ci rincresce vedere come i club nostri amici e partner fondatori della Super League si trovino ora in posizione incoerente e contraddittoria avendo sottoscritto ieri numerosi impegni con UEFA. Tuttavia, poiché permangono i problemi concreti che hanno portato i dodici club fondatori ad annunciare la Super League alcune settimane fa, ribadiamo che, per onorare la nostra storia, per ottemperare agli impegni assunti nei confronti dei nostri stakeholders e dei nostri tifosi, per il bene del calcio e per la sostenibilità finanziaria del settore, abbiamo il dovere di agire in maniera responsabile e di perseverare nel raggiungere i nostri obiettivi, nonostante le continue ed inaccettabili pressioni e minacce ricevute da UEFA“.