Superlega, Juve, Real e Barcellona all’attacco: ‘Via le sanzioni agli altri 9 club’

Superlega, Juve, Real e Barcellona all’attacco: ‘Via le sanzioni agli altri 9 club’

L’idea Superlega non è ancora tramontata: Juventus, Real Madrid e Barcellona presentano una mozione contro le sanzioni agli altri 9 club.

Il passo indietro fatto da Manchester City, Manchester United, Chelsea, Arsenal, Tottenham, Inter, Milan e Atletico Madrid non ha permesso alla Superlega di partite. L’idea di realizzare un torneo elitario, in cui un certo numero di società parteciperebbero di diritto e non per meriti acquisiti sul campo di stagione in stagione (come avviene adesso), è ancora viva, tanto che Juventus, Real Madrid e Barcellona, ovvero le tre società ancora all’interno del progetto, hanno presentato al Tribunale di Madrid una mozione contro le sanzioni inflitte dalla Uefa alle altre nove società che hanno annunciato un passo indietro.

Superlega: la richiesta di Juventus, Real Madrid e Barcellona

A riportare la notizia è il New York Times, che spiega come Juventus, Real Madrid e Barcellona abbiano chiesto la cancellazione dell’accordo tra i club pentiti e l’Uefa (che prevedeva una sanzione complessiva di 15 milioni di euro, una trattenuta del 5% dei ricavi per la prossima stagione e il divieto di organizzare altri tornei privati in stile Superlega, pena ulteriori sanzioni da 100 milioni di euro a club).

ANDREA AGNELLI

L’Uefa ha ora cinque giorni di tempo per rispondere alla richiesta dei tre club. L’impressione è che da parte di Aleksander Ceferin difficilmente ci sarà un passo indietro e la battaglia per la Superlega proseguirà ancora.

Superlega: il progetto è ancora in piedi

La questione Superlega, tanto cara ad Andrea Agnelli e a Florentino Perez, non è quindi affatto chiusa, la possibilità che venga effettivamente creato un torneo elitario, prevalentemente chiuso ad alcuni dei club più ricchi (e soprattutto, più indebitati d’Europa) è ancora concreta.

Juventus, Real Madrid e Barcellona non hanno alcuna intenzione di fare dei passi indietro e continuano a portare avanti il loro progetto, che negli scorsi mesi è stato solamente stoppato, ma non cancellato, dopo le rivolte dei tifosi inglesi e le pressioni arrivate anche dalla politica.

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