Giunta alla sesta serie, la Suzuki Swift è uno dei modelli più longevi della gamma auto del marchio giapponese.
In principio fu la Suzuki Cultus. La prima generazione di quella che sarebbe poi diventata la ‘Swift’ era una due volumi a tre porte e venne presentata a Tokyo nel 1983. Trentaquattro anni dopo, la casa automobilistica con sede ad Hamamatsu ha lanciato sul mercato la settima generazione di Suzuki Swift. Frutto di una costante evoluzione stilistica per porsi al passo coi tempi ed incontrare il gusto della clientela moderna, la compatta giapponese abbina un design muscolare ad un rendimento brillante; il tutto a prezzi contenuti (compresi tra 13.990 e 19.190 euro). Come per la Baleno e la Ignis, la Suzuki non tradisce le proprie caratteristiche distintive: profilo essenziale, prestazioni di livello, comfort e soluzioni che ottimizzano ogni aspetto della vettura.
La Suzuki “compatta con i muscoli”
La paternità della dicitura appartiene al sito ufficiale della Suzuki e, oltre ad essere accattivante, rende bene l’idea del prodotto in questione. Dall’esordio dei primi anni Ottanta ne è passata di acqua sotto i ponti e il lungo processo di upgrade stilistico della Swift ha partorito nel 2017 un’utilitaria compatta, il cui design le conferisce una personalità moderna, il linea con il gusto della clientela contemporanea.
Ovviamente, i designer Suzuki non hanno di certo rinunciato alla caratteristica sobrietà che accomuna carrozzerie ed esterni griffati dal produttore giapponese. Pur essendo compatta nelle dimensioni (con una lunghezza di 3.840 mm), la Swift è una cinque porte a cinque posti, meno leggera delle altre compatte del marchio: il peso, infatti, varia a seconda degli allestimenti e oscilla tra i 915 kg e i 1.015 kg.
I propri ‘muscoli’ la Swift li esibisce soprattutto nelle linee decise degli esterni. Il dominio di profili squadrati – con angoli appena smussati – conferisce al frontale un aspetto aggressivo, accentuato dall’ampia griglia centrale che ospita il logo aziendale e la targa. I gruppi ottici principali (tutti dotati di tecnologia LED, anche a integrazione delle luci diurne), dalla forma affusolata all’indietro, si inseriscono in maniera armonica all’interno del prospetto, il cui carattere sportivo viene rimarcato dalla fascia che corre da un lato all’altro, inglobando i gruppi ottici secondari e la presa d’aria al di sotto della calandra. Stilemi non troppo differenti si ritrovano anche nel prospetto posteriore: l’andamento hatchback accoglie un lunotto non particolarmente ampio e due gruppi ottici dal profilo assai regolare. Linee più marcate definiscono la fascia paraurti in tinta con la carrozzeria.
Tra le caratteristiche della Suzuki Swift ve ne è una particolarmente interessante. Le maniglie della portiere posteriori non sono allineate a quelle anteriori ma sono incassate all’interno del montate del finestrino, così da restituire l’effetto ottico del tettuccio sospeso.
Per ciò che concerne la carrozzeria, la Suzuki offre una tonalità pastello (Rosso Marrakech), sei colorazioni metallizzate (Rosso Cordoba, Blu Azzorre, Argento New York, Grigio Londra, Bianco Artico e Nero Dubai) e quattro combinazioni bicolori: Blu Azzorre con tettuccio argento, Argento New York con tettuccio nero, Grigio Londra con tettuccio nero e Nero Dubai con tettuccio Argento. Tra le altre connotazioni estetiche dell’aspetto esterno della Suzuki Swift vi sono i cerchi in lega (da 15” o 16” in base all’allestimento), la griglia frontale a nido d’ape con listello rosso e i montanti neri di serie.
Lo spazio interno: abitabilità e capacità di carico
La Suzuki si contraddistingue per l’ottima capacità di organizzazione dello spazio interno delle proprie auto, specie quelle compatte. La Suzuki Swift, in tal senso, non rappresenta un’eccezione, anzi. Grazie alla possibilità di abbattere i sedili posteriori, la normale capienza del baule (256 litri) può raggiungere un massimo di 579 litri reclinando per intero le sedute.
Tutto lo spazio è organizzato al fine di assicurare la comodità sia dei passeggeri sia di chi si trova alla guida. Per quest’ultimo, c’è la possibilità di usufruire di un volante in pelle a tre razze, con comandi multifunzione e Bluetooth, Adaptive Cruise Control e limitatore di velocità, regolabile sia in altezza che in profondità, per poter scegliere il miglior assetto di guida in base alle proprie esigenze.
Pur senza adottare soluzioni deluxe, gli interni non mancano di accorgimenti interessanti che rendono apprezzabile anche l’abitacolo; oltre alle varie tasche laterali ed ai vani portaoggetti, che ottimizzano ulteriormente la gestione dello spazio disponibile, si segnalano anche gli inserti Solid White e Pearl White (associati ad allestimenti differenti), le maniglie interne cromate e gli inserti in tessuto a rendere più eleganti le portiere anteriori. In tessuto è anche il rivestimento dei sedili, equipaggiati con poggiatesta separato. Una plancia dalle linee dinamiche ospita il doppio riquadro della strumentazione (ispirato alle auto sportive), le bocche del sistema di areazione e il display da 7” dal quale accedere ai sistemi di gestione dei vari dispositivi dell’ampia dotazione tecnologica.
Motorizzazioni Suzuki Swift: 2 diverse cilindrate e 7 opzioni di gamma
La gamma delle motorizzazioni della Suzuki Swift include tre diversi tipi di power unit. In totale, la combinazione di cilindrate e alimentazioni (benzina e ibrida) permette di scegliere tra cinque allestimenti (tutti omologati come Euro 6).
Il Boosterjet tre cilindri da 1.0 litri alimentato a benzina (con iniezione diretta) è in grado di erogare 112 CV di potenza – sia nella versione Cool che S/AT – e di raggiungere i 195 km/ h. Il Dualjet quadricilindrico da 1.2 litri sviluppa una potenza di 90 CV e tocca una velocità massima pari a 180 km/h (disponibile per gli allestimenti Easy e Cool).
La nuova Swift è disponibile anche nella versione Sport con motore 1.4 da 140 CV, questa grintosa versione, più vivace delle altre, raggiunge i 210 km/h, e contraddistingue per una linea più aggressiva e sportiva.
Suzuki Swift versioni ibride
Le motorizzazioni ibride sono due: una sfrutta il tre cilindri da 1.0 litri e 112 CV, l’altra invece è equipaggiata con il 4 cilindri da 1.2 litri, abbinato sia alla trazione anteriore che a quella integrale.
I consumi della Suzuki Swift variano a seconda del tipo di motore e di alimentazione; in generale, si attestano su valori piuttosto competitivi. La Swift che ‘beve’ di meno è quella sospinta dalla versione ibrida del 1.2 litri montata sull’allestimento Top (4l/100 km su percorso combinato) mentre il Boosterjet da 1.0 litri a benzina consuma un litro in più nello stesso ciclo. Non si tratta certo di un caso, dal momento che la tecnologia ibrida SHVS (che utilizza un alternatore ad alta capacità e una batteria agli ioni di litio) sviluppata dalla Suzuki offre anche la funzionalità ‘Start&Stop’, mediante la quale il motore e le parti elettriche vengono spente, al fine di ottimizzare il consumo del carburante.
Infotainment e sistemi di sicurezza della Suzuki Swift 2017
L’accesso al sistema di infotainment è reso possibile da un ampio schermo touch da 7′ pollici collocato al centro della plancia. Attraverso una delle quattro modalità principali (Ascolta, Chiamata, Guida, Connect) il guidatore può selezionare la funzionalità desiderata, tra le quali Radio, lettore USB per file MP3 e Bluetooth; inoltre, la Suzuki Swift dispone della connettività smartphone con Apple CarPlay, Android Auto e Mirror Link. Per le versioni Top e S la dotazione include anche un Navigatore con mappe 3D.
Anche sul fronte dei sistemi di sicurezza ed assistenza alla guida, la Suzuki Swift offre una buona gamma di dispositivi; l’ACC (Adaptive Cruise Control) regola la velocità di crociera in base alla presenza di altri veicoli sulla carreggiata, l’LDW (Lane Departure Warning) è invece il sistema che ‘avvisa’ il conducente qualora vengano rilevati repentini cambi di traiettoria ad una velocità superiore ai 60 km/h (ed è offerto di serie sugli allestimenti Top e S). Il sistema VSW (Vehicle Swaying Warning) rileva cambiamenti irregolari e ripetuti della traiettoria di marcia e avvisa il conducente, sia con un segnale acustico che con un uno luminoso. La Swift è anche la prima Suzuki ad essere equipaggiata con un sistema di frenata assistita (Dual Sensor Brake Support) integrato da una fotocamera monoculare con sensore laser per il rilevamento di veicoli e pedoni.
Insomma, la Suzuki Swift è un’auto versatile ed accessibile, piacevole da guidare sia per l’agilità (ascrivibile alle dimensioni compatte ed alla piattaforma modulare di nuova generazione condivisa con Ignis e Baleno) che per il rendimento delle motorizzazioni. Grazie anche al design moderno, accattivante eppure sobrio, si pone come risposta alle esigenze di un vasto pubblico, essendo adatta tanto al traffico cittadino quanto ai lunghi spostamenti ed ai viaggi in famiglia, specie nella versione a trazione integrale.
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