Il testamento del Cavaliere, aperto ieri dal notaio Arrigo Roveda, si apriva con una dedica ai figli a cui poi sono stati assegnati i beni.
Il testamento di Silvio Berlusconi, dopo alcune settimane di attesa, è stato ufficialmente aperto ieri davanti ai familiari del Cavaliere. Il notaio Arrigo Roveda ha annunciato a tutti i presenti le ultime volontà del quattro volte presidente del Consiglio. Berlusconi ha affidato, oltre a beni come ville e denaro, anche le quote di maggioranza di Fininvest, il lascito più importante che aveva a disposizione.
Come raccontato anche da Ansa, che ha avuto la possibilità di visionare nella sua interezza il testamento del Cavaliere, le ultime volontà del creatore di Mediaset si aprivano e si chiudevano con alcune dediche ai suoi familiari, scritte appena prima di essere ricoverato all’ospedale di Milano dove poi è deceduto.
L’ultima lettera di Silvio Berlusconi
“Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue“. Si apre così il testamento del Cavaliere, sottolineando che Silvo Berlusconi, prima di essere ricoverato in ospedale, sapeva che le cose sarebbero potuto finire male. “Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà“: questa, infine, l’ultima frase del documento.