Scoperto un complotto russo per assassinare il presidente Zelensky: l’Sbu ha arrestato due colonnelli ucraini coinvolti.
Un complotto orchestrato dai servizi segreti russi (Fsb) per rapire e uccidere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato recentemente sventato dai servizi di sicurezza ucraini (Sbu).
Il piano, come riportato dall’Ansa, prevedeva il reclutamento di alcuni membri del servizio di sicurezza amministrativo ucraino (Udo).
L’Sbu ha arrestato i due ufficiali ucraini coinvolti, ponendo fine a quello che sarebbe potuto diventare un attacco devastante per la leadership ucraina.
Il piano russo per rapire ed uccidere Zelensky
Secondo quanto riportato dal Kyiv Independent, il piano era supervisionato da tre alti dirigenti della quinta sezione del servizio segreto russo: Maxim Mishustin, Dmitry Perlin e Alexey Kornev.
Il loro obiettivo era di prendere in: “Ostaggio il capo dello Stato per poi ucciderlo“. Vasyl Maliuk, capo dell’SBU, ha definito il fallimento di questo piano come una “un fallimento” per l’FSB.
Sottolineando che l’assassinio di Zelensky sarebbe dovuto essere un “regalo” per il presidente russo Vladimir Putin, in occasione del suo nuovo mandato presidenziale.
Oltre al presidente, nel mirino del complotto c’era anche Kyrylo Budanov, capo dei servizi segreti militari ucraini (Hru).
L’allarme del presidente ucraino
Nel frattempo, il presidente ucraino – in un’intervista rilasciata all’emittente americana ABC – ha dichiarato che: “La guerra fra l’Ucraina e la Russia è più vicina alla fine di quanto si pensi“.
Tuttavia, ha sottolineato che questo esito sarà possibile solo se l’Ucraina continuerà a ricevere un forte supporto militare dagli alleati occidentali.
Zelensky, infatti, ha intenzione di presentare un “Piano per la vittoria” al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e ad altri leader mondiali durante la sua visita a New York per l’Assemblea dell’ONU.
Il leader ucraino ha anche menzionato l’operazione in corso nel Kursk, in territorio russo. Questa sarebbe – secondo la sua visione – una delle ragioni per cui il presidente russo Vladimir Putin potrebbe essere costretto a negoziare una fine alla guerra.