Antonio Tajani annuncia il rinvio della sugar tax e propone la riduzione dell’Irpef per sostenere il ceto medio.
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso la necessità di rinviare l’entrata in vigore della sugar tax, prevista per luglio. Questa tassa, applicata alle bevande zuccherate, rischia di penalizzare i produttori e pesare sui consumatori. Tajani ha dichiarato su Affaritaliani.it: “Giusto anche rinviare la sugar tax per sostenere molti settori produttivi. I parlamentari di Forza Italia sono in prima linea.”
Tajani: “Rinviare la sugar tax per sostenere i settori produttivi”
Secondo Tajani, il rinvio di questa misura rappresenta un passo necessario per garantire il sostegno all’economia italiana, già sotto pressione. L’obiettivo è favorire un approccio più equilibrato, che possa salvaguardare le imprese senza gravare ulteriormente sulle famiglie.
Riduzione dell’Irpef: “Più soldi per i cittadini”
Oltre alla sugar tax, il governo punta a ridurre l’Irpef per il ceto medio, abbassando l’aliquota dal 35% al 33% per i redditi superiori ai 40.000 euro. Tajani ha sottolineato l’importanza di questa misura per rilanciare l’economia e rafforzare il potere d’acquisto dei cittadini: “La riduzione delle tasse è fondamentale per la crescita economica. Meno tasse significa più potere d’acquisto per i cittadini, più consumi e quindi anche più soldi nelle casse dello Stato.”
Il vicepremier ha aggiunto che il governo considera prioritario alleggerire il carico fiscale sui lavoratori e le famiglie italiane. Ha ribadito il suo impegno: “Non arretreremo di un millimetro sulla riduzione dell’Irpef che va fatta il prima possibile anche per sostenere il ceto medio.” Come riportato da affaritaliani.it
Le proposte del governo si inseriscono in una strategia complessiva di rilancio economico, che punta a creare un circolo virtuoso: meno tasse, più consumi e maggiore crescita economica. Tajani e Forza Italia restano in prima linea nel promuovere politiche fiscali che possano favorire cittadini e imprese, mantenendo l’equilibrio tra sostenibilità economica e necessità di sviluppo.