Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso insoddisfazione per l’ultimo intervento della BCE. Ecco cosa ha dichiarato.
Antonio Tajani, ministro degli Esteri, ha duramente criticato la recente decisione della Banca Centrale Europea (BCE) di ridurre il tasso di interesse di soli 0,25 punti percentuali. Parlato al Senato, Tajani ha dichiarato che questo intervento è insufficiente e ha chiesto una riforma radicale della BCE, sostenendo che l’istituzione deve fare di più per sostenere la crescita economica e non limitarsi a controllare l’inflazione.
Antonio Tajani commenta il taglio dei tassi
Antonio Tajani ha definito l’incremento dei tassi di interesse deciso dalla BCE come “troppo poco” e ha sottolineato la necessità di un approccio più audace. Come riferito dall’Ansa, durante il suo intervento al Senato, Tajani ha criticato la decisione di aumentare i tassi solo dello 0,25%: “Mi aspettavo una scelta più coraggiosa da parte della Bce, 0,25 è troppo poco. Dobbiamo puntare sulla crescita e l’inflazione è in calo.”
Necessità di riformare la BCE
Tajani ha anche sollevato la questione della necessità di una riforma della BCE, sottolineando che l’attuale struttura dell’istituzione è troppo orientata verso la stabilità dei prezzi piuttosto che verso la promozione della crescita economica. Il Ministro ha dichiarato: “La BCE deve poter fare di più” e ha suggerito che la modifica del Trattato che istituisce la BCE potrebbe permettere all’ente di adottare misure più efficaci per sostenere l’economia. Secondo Tajani, la BCE non deve cedere ai “capricci rigoristi” e deve dimostrare maggiore coraggio, anche rispetto alle pressioni della Germania.
Tajani ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza di non cedere alle pressioni di chi favorisce una politica monetaria restrittiva. Il Ministro ha invitato la BCE a “avere più coraggio” e a considerare una riforma che le consenta di adottare una politica monetaria più flessibile e orientata alla crescita: “Se il costo del denaro è eccessivo, ed è eccessivo, non c’è motivo per tagliare solo lo 0,25. Non dobbiamo cedere a capricci rigoristi, anche quello della Germania. La Bce deve avere più coraggio. Ed è indispensabile una sua riforma”.