Tajani avvisa: “Nessun coinvolgimento”

Tajani avvisa: “Nessun coinvolgimento”

Il ministro Antonio Tajani smentisce il coinvolgimento di Elon Musk nella liberazione della giornalista Cecilia Sala.

Intervenendo durante il programma Start su Sky TG24, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha affrontato il caso della liberazione di Cecilia Sala. Smentendo il presunto ruolo di Elon Musk. Rispondendo a un articolo pubblicato dal New York Times, Tajani ha dichiarato: “Musk non ha avuto nulla a che fare con la vicenda”. Ha precisato che, nonostante il patron di X abbia avuto “contatti con la famiglia”, il suo coinvolgimento si è fermato a questo. “Il caso è stato risolto dal governo italiano”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza del lavoro diplomatico condotto dalle istituzioni italiane.

Antonio Tajani

Impegno italiano per la stabilità in Medio Oriente

Tajani ha anche chiarito i rapporti con gli Stati Uniti, affermando che il segretario di Stato americano Antony Blinken “non mi ha mai manifestato una posizione contraria o protestato per quello che stava facendo l’Italia” nella gestione della vicenda. Sala, giornalista italiana arrestata in Iran, è stata liberata grazie agli sforzi congiunti del governo italiano e delle sue reti diplomatiche.

Oltre al caso Sala, Tajani ha parlato della delicata situazione in Medio Oriente, annunciando la disponibilità dell’Italia a contribuire alla stabilizzazione della regione. “L’Italia è disposta a inviare i suoi soldati in Medio Oriente sotto guida araba”, ha dichiarato, aggiungendo che il nostro Paese potrebbe fornire un contributo significativo alla ricostruzione di Gaza e della Siria.

Il ministro ha rivelato un’ulteriore richiesta degli Stati Uniti: “Ci hanno chiesto 200 carabinieri per formare la polizia dell’Autorità Nazionale Palestinese”. Ha ricordato che i carabinieri italiani già collaborano da anni in questa attività e si è detto favorevole a rafforzare l’impegno. “Siamo in grado di dare un contributo importante alla costruzione del futuro della Palestina perché siamo ben visti sia dai palestinesi che dagli israeliani”, ha concluso Tajani.

Sull’Ucraina e le prospettive per il 2025

Parlando del conflitto in Ucraina, il ministro ha espresso fiducia in una possibile risoluzione entro l’anno. “Voglio credere che quest’anno sia l’anno della fine delle ostilità”, ha detto, specificando che la pace dovrà garantire l’indipendenza dell’Ucraina e la sicurezza del Paese da eventuali futuri attacchi russi. Tajani ha inoltre proposto una “conferenza internazionale di pace alla quale partecipino Russia, Ucraina, Cina, India e Brasile”.

In tema di politica interna, Tajani ha commentato la discussione sul terzo mandato di Luca Zaia, affermando: “Non credo che il problema sia Zaia, ma la regola generale: non si fanno le leggi per una persona o per l’altra”.

Il ministro ha quindi affrontato molteplici temi di attualità, ribadendo l’impegno dell’Italia nel sostenere la pace e la stabilità sia sul piano internazionale che interno.