Antonio Tajani esprime forti riserve sull’azione di Israele, sottolineando l’alto numero di vittime civili.
Il ministro degli esteri, Antonio Tajani ha espresso una netta critica all’operazione militare in corso di Israele contro Hamas nella Striscia di Gaza.
Il ministro ha denunciato una: “Reazione sproporzionata” che ha causato un elevato numero di vittime civili. Durante un’intervento su Rai Uno, Tajani ha sottolineato l’importanza di: “Evitare rappresaglie contro la popolazione civile palestinese“.
Le posizioni di Tajani: “Israele sbaglia”
Nonostante le forti parole, Tajani ha chiarito di non considerare le azioni di Israele come un genocidio, contrapponendosi ad alcune dichiarazioni di denuncia pubblica, come quella del cantante Ghali a Sanremo.
Tuttavia, il ministro non ha esitato a condannare Israele per il numero di vittime civili, sottolineando la necessità di concentrarsi sulla liberazione degli ostaggi e sulla cessazione degli attacchi. “Israele sbaglia perché sta provocando troppe vittime civili,” ha dichiarato Tajani, invitando a una riflessione sulle conseguenze delle operazioni militari in corso.
La pressione internazionale su Israele
La pressione internazionale su Israele sta crescendo, con appelli da parte del Regno Unito, del capo della diplomazia europea Josep Borrell e dagli Stati Uniti, che hanno espressamente invitato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a riconsiderare i piani di attacco.
Anche la Cina si è unita alle voci critici, esortando Israele a interrompere l’operazione militare a Rafah, nel sud di Gaza, e condannando le azioni che danneggiano i civili in violazione del diritto internazionale. “La Cina si oppone e condanna le azioni che danneggiano i civili e violano il diritto internazionale”, sono queste le parole in una nota un portavoce del ministero degli Esteri.
Il dibattito si estende oltre le questioni militari, come dimostra la reazione dell’ambasciatore israeliano in Italia, Alon Bar alle parole pronunciate durante l’ultima edizione di Sanremo. In questo contesto di tensione e critica internazionale, la situazione a Gaza rimane estremamente volatile, con un urgente bisogno di dialogo e azioni concrete per proteggere i civili e trovare una soluzione pacifica al conflitto.