Tajani: “Senza partito dei No, Ponte Morandi non sarebbe crollato”

Tajani: “Senza partito dei No, Ponte Morandi non sarebbe crollato”

Il coordinatore di Forza Italia accusato per le dure dichiarazioni.

Antonio Tajani al Forum Ambrosetti a Cernobbio ha parlato anche del ponte Moranti ma il Comitato Ricordo Vittime Ponte Moranti l’ha accusato di aver strumentalizzato la tragedia che ha colpito Genova per la campagna elettorale. “La Gronda a Genova è stata bloccata dal Partito del No. E forse non sarebbe neanche crollato il ponte Morandi se quel partito non avesse bloccato sempre tutto” ha detto il coordinatore di Forza Italia.

L’ex presidente del Parlamento europeo ha attaccato il centrosinistra affermando che “il partito dei No blocca sempre tutto, dal Tap alle maggiori estrazioni di gas”, ma poi sfora dicendo che se si fosse costruita la Gronda, il nuovo progetto autostradale, quel ponte non sarebbe mai crollato imputando la colpa della tragedia a chi era al governo.

Nella tragedia dell’agosto del 2018 hanno perso la vita 43 persone e per la mancata manutenzione del ponte. Le indagini hanno portato a processo diverse persone tra cui i dirigenti di Autostrade. Ma il Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi ha accusato Tajani di strumentalizzare la tragedia per fini elettorali.

Nuovo Ponte Genova

Il Comitato contro la strumentalizzazione del ponte Morandi da parte di Tajani

Il comitato ha inviato una nota commentando le dichiarazioni di Tajani sul crollo del Ponte Morandi. “Caro Onorevole Tajani e cari tutti gli altri nostri rappresentanti, siete in campagna elettorale ma noi Parenti delle Vittime pretendiamo che nessuno strumentalizzi la nostra tragedia, in alcuni casi Voi portate avanti i progetti di tante opere nuove, a volte necessarie, a volte inutili al bene pubblico, ormai noi siamo stufi di sentire raccontare mezze verità adattate ai propri interessi, soprattutto in relazione alla nostra tragedia“, hanno scritto in una nota.

Il comitato ha proseguito ricordando che ci sono tante opere pubbliche che devono essere manutenute con interventi strutturali. Questa evidenza è stata chiarita dal crollo del ponte Morandi. “Il ponte poteva e doveva essere ristrutturato anche senza l’esistenza della Gronda, occorreva la volontà di farlo, occorrevano determinazione ed onestà ma purtroppo nessuno è stato in grado di mettere a terra questo impegno verso i cittadini”.

Nella nota si evidenzia la contrarietà ad utilizzare questa tragedia ai fini elettorali. “Ci sono 59 imputati a processo, ci sono stati 43 morti, feriti e sfollati non dimentichiamolo. Vedremo quali saranno poi i colpevoli ma non cercate di mistificare la realtà per i Vostri scopi elettorali, non possiamo permetterlo. Non usate i nostri morti. Imparate a fare campagna elettorale sui programmi, che ricordiamo dovrebbero sempre essere rivolti al bene pubblico e generale e non ad interessi di singole parti”.