Il ministro degli Esteri ha intrapreso un viaggio in Medio Oriente per discutere delle sfide regionali tra Israele e Palestina e Egitto.
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, dopo la missione a Sarajevo per appoggiare l’entrata della Bosnia-Erzegovina nell’Ue, ha iniziato oggi un viaggio in Medio Oriente che lo vedrà fare tappa in Egitto oltre che in Israele e Palestina. L’obiettivo della missione è discutere delle sfide principali che imperversano nella regione.
Il viaggio vedrà come tappe Gerusalemme, Tel Aviv e Ramallah. Secondo quanto riferisce la Farnesina, la visita di Tajani si inserisce nella strategia del governo per una più efficace cooperazione con i Paesi del Mediterraneo allargato in campo economico, energetico, nella gestione dei flussi migratori e nella lotta al terrorismo. La missione ha anche l’obiettivo di rafforzare le relazioni bilaterali con Israele. Tajani incontrerà il presidente Herzog, il suo omologo Cohen e il premier Netanyahu che è appena stato a Roma per incontrare la premier Giorgia Meloni.
Tajani vuole che le due nazioni tornino al dialogo
«Israele è un grande interlocutore e partner strategico dell’Italia – ha detto Tajani. – Lavoriamo perché si possa realizzare la pace anche in quell’area del Medio Oriente, che significa lavorare perché ci siano due popoli con due stati. Porterò questo messaggio. Nessuno può arrogarsi il diritto di dire che Israele deve essere cancellato dalla carta geografica, invitiamo tutti alla moderazione, non è con la violenza che si risolvono i conflitti».
Cercherà di moderare per riportare alla calma, il ministro degli Esteri per evitare un’escalation da entrambe le parti e sollecitare ad abbandonare la violenza. L’obiettivo di Tajani è quello che le due nazioni tornino al dialogo perché possano essere due stati indipendenti e stabili.