Tajani alza la voce: la stretta contro i "furbetti" della cittadinanza
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Tajani alza la voce: la stretta contro i “furbetti” della cittadinanza italiana

Antonio Tajani

Il ministro Antonio Tajani annuncia la stretta sulla cittadinanza italiana: cosa ha detto durante la conferenza stampa.

Antonio Tajani, ministro e vicepremier del governo Meloni – non ha solo difeso l’Europa dagli attacchi di Trump e Vance – ma ha nuovamente preso posizione sulla cittadinanza italiana. Durante la conferenza stampa per presentare il via libera a un decreto legge da parte del Consiglio dei ministri, ha detto: “Essere cittadino italiano deve essere una cosa seria“. L’obiettivo principale della riforma è rendere la cittadinanza un valore autentico.

Antonio Tajani

Le nuove modalità per il riconoscimento della cittadinanza

Le nuove regole, come riportato da Fanpage, stabiliscono che i discendenti nati all’estero potranno ottenere la cittadinanza solo dimostrando di essere figli o nipoti di italiani. Inoltre, saranno automaticamente cittadini se nati in Italia o se uno dei genitori, prima della loro nascita, ha risieduto per almeno due anni continuativi nel Paese.

Antonio Tajani ha chiarito che la legge non creerà apolidi e che chi ha già acquisito la cittadinanza onestamente non perderà il proprio status: “Ovviamente non si toglie il passaporto a chi l’ha già ottenuto onestamente, ma non ci saranno sanatorie“. Le domande già presentate entro la mezzanotte del 27 marzo saranno valutate secondo le precedenti normative.

Un’altra novità riguarda i coniugi di cittadini italiani, che potranno ottenere la naturalizzazione solo se risiedono in Italia. Inoltre, i discendenti di nonni italiani dovranno risiedere almeno tre anni in Italia per acquisire la cittadinanza.

La gestione delle richieste sarà centralizzata presso l’Ufficio centrale del ministero degli Esteri, per snellire il lavoro dei comuni e dei consolati. Tajani ha infine annunciato che le spese per l’ottenimento della cittadinanza potrebbero essere innalzate a 700 euro, per sostenere i costi amministrativi: “I comuni sono oberati“, ha spiegato.

Le parole di Tajani contro gli “abusi”

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha illustrato con determinazione il nuovo decreto sulla cittadinanza italiana approvato dal Consiglio dei ministri. Il vicepremier ha evidenziato come negli ultimi anni si siano moltiplicate le richieste di cittadinanza dall’estero. Soprattutto da Paesi come l’Argentina e il Brasile, dove nel 2024 si sono registrati rispettivamente 30.000 e 20.000 riconoscimenti.

Questo fenomeno ha causato un forte sovraccarico di lavoro per i comuni italiani e i consolati allìestero. “Oggi tuteliamo i veri cittadini italiani all’estero e i comuni italiani che sono oberati di lavoro per le ricerche sulla cittadinanza, così come i nostri consolati“, ha ribadito.

Il ministro ha sottolineato anche la necessità di combattere gli “abusi“, ricordando il caso di cinque cittadini collegati a Hezbollah a cui è stata revocata la cittadinanza italiana. Inoltre, ha denunciato il fenomeno delle agenzie che lavorano per ottenere la cittadinanza in modo irregolare. “Non possiamo incentivare la finta cittadinanza“, ha conclude, ribadendo che la riforma punta a garantire un legame reale e dimostrabile con l’Italia.

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ultimo aggiornamento: 28 Marzo 2025 15:05

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