Tajani “smentisce” Putin dopo l’attentato a Mosca: ecco cosa succede in Italia

Tajani “smentisce” Putin dopo l’attentato a Mosca: ecco cosa succede in Italia

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha commentato la strage di Mosca dando anche alcune novità sulla situazione in Italia.

Dopo l’attentato a Mosca, in Europa e nel mondo sale l’allerta. Anche l’Italia non sta rimanendo a guardare e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dettato la linea del nostro Paese. Intervenuto ai microfoni di RTL 102.5, il leader di Forza Italia ha spiegato la posizione italiana anche rispetto a quella che sembra essere la convinzione di Putin su chi ci sia realmente dietro alla strage in Russia.

Antonio Tajani

Tajani, il parere sulla strage di Mosca

Nelle ultime ore, il leader del Cremlino ha dato l’impressione di essere convinto che dietro la strage di Mosca possa esserci l’Ucraina o, per lo meno, questo è ciò che vuole far credere, magari per intensificare gli attacchi nel conflitto in corso.

In tal senso, Tajani lo ha smentito apertamente: “Al momento non ci sono prove di alcun tipo di un coinvolgimento di qualsiasi genere da parte ucraina, mi pare che tutto vada nella direzione di un attentato terroristico organizzato dal ramo afgano dell’Isis”, ha detto il ministro degli Esteri. “Putin potrebbe cercare di sfruttare questo attentato per rafforzare l’attacco contro l’Ucraina”.

La situazione di allerta in Italia

Nel quadro complesso della situazione Russia-Ucraina, Tajani ha voluto precisare quale sia la posizione dell’Italia: “Il nostro compito è quello di lavorare con grande determinazione per una de-scalation”. E il modo per farlo è dando “sostegno incondizionato all’Ucraina e condannando con fermezza il terrorismo”.

Al netto di questa posizione, in Italia si sta procedendo per un rafforzamento delle difese e alzando il livello di allerta: “La sicurezza in Italia è stata rafforzata dopo l’attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre contro Israele”.

E ancora: “Come ministero degli Esteri avevamo detto ai nostri concittadini di non partecipare a eventi di massa a Mosca per il rischio di attentati […]”.

Il ministro ha tenuto a sottolineare anche come in Italia “la nostra intelligence e le forze dell’ordine sono sempre al lavoro con attività di protezione”.