Tajani insiste sullo ius scholae al congresso Cisl: «Il capitolo non è chiuso». Barelli attacca la Lega: «Ignoranti, leggete il testo».
Il tema della cittadinanza per chi cresce e studia in Italia, noto come ius scholae, è tornato al centro del dibattito politico. A riaprirlo è stato Antonio Tajani, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, durante il XX congresso della Cisl a Roma. Le sue parole sono state chiare: «C’è un tema che riguarda il mondo del lavoro e la nostra società ed è quello di poter dare la possibilità di chiedere la cittadinanza italiana dopo 10 anni di scuola a chi non è italiano. Io non cambio idea. È vero, non è la priorità assoluta, ma è uno dei temi da mettere sul tavolo perché riguarda un milione di persone. Il capitolo non è chiuso, lo decido io se è chiuso o no, non lo decidono altri».
Sul fronte interno del partito, Marina Berlusconi appare ancora più cauta. «Il riferimento al ‘proprietario’ di FI è a Marina Berlusconi, che da quanto filtra non caldeggia la riforma della cittadinanza» Come scritto da Corriere.it, Tajani poi ha precisato: «Con Marina Berlusconi non parlo di questi temi» come ripreso da Repubblica.it, sottolineando che non si tratta di una direttiva familiare.

Scontro interno alla maggioranza: Barelli attacca la Lega
Le parole di Tajani hanno subito suscitato reazioni contrastanti all’interno del centrodestra. La Lega ha espresso una netta opposizione, mentre Fratelli d’Italia ha mantenuto un atteggiamento più distaccato. A rispondere con forza è stato Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, in un’intervista rilasciata a La Repubblica: «Ignoranti, almeno leggete il testo». E ha aggiunto: «Quando si sta in una coalizione, si decide assieme cosa si fa. Ad esempio, a volte ci fanno ingoiare qualcosa che non è, diciamo, al massimo livello del nostro entusiasmo. È chiaro che qualunque cosa che sia profondamente divisiva non va fatta. Però se tu mi stimoli e mi dici che la mia proposta è una ‘cavolata’, allora tu Lega mi costringi a dirti: leggitela, la nostra proposta. E dico anche: ignoranti, leggetela, perché dire che devi fare dieci anni di scuola dell’obbligo, studiando italiano, matematica, geografia e storia, è una robetta seria. Non la puoi liquidare dicendo che è una cavolata, se sei mio alleato».
Renzi all’attacco: “Tajani illude famiglie”
In precedenza, Tajani aveva tentato di inquadrare la proposta all’interno del programma di governo: «Non è formalmente nel programma di governo, ma se voi andate a leggere il punto 6 del programma di governo del centrodestra si parla di “integrazione economica e sociale dei migranti regolari”, motivo per cui secondo me questa proposta è parte anche dell’accordo di governo». Tuttavia, la chiusura netta della Lega – «La riforma non passerà mai» – ha spinto Forza Italia a frenare.
Nel frattempo, durante la Festa dell’Unità di Melzo, a Milano, è intervenuto anche Matteo Renzi, leader di Italia Viva, criticando duramente Tajani: «È il peggiore di tutti [nel governo, ndr] – ha detto – perché dice una cosa nella quale fa finta di credere, oppure crede davvero, come lo ius culturae, lo ius scholae, e quando qualcuno che è il proprietario del suo partito dice “no, non lo puoi fare”, dice: ragazzi ma io scherzavo. Abbi un minimo di coraggio nel difendere le tue idee, oppure taci, senza illudere bambini e famiglie». Come riportato da corriere.it
Lo ius scholae, pur non essendo in cima all’agenda di governo, continua a sollevare tensioni tra i partiti. La spaccatura interna al centrodestra e l’invito delle opposizioni al confronto indicano che il tema è tutt’altro che archiviato.