Aumento della tassa Tari sui rifiuti previsto nel 2024 per diverse città italiane come Milano, Roma e Napoli.
La tassa sui rifiuti italiana, conosciuta come Tari, subirà un incremento in numerose città italiane anche nel 2024.
Città come Roma, Napoli, Palermo e Verona vedranno un aumento significativo delle tariffe, un trend che continua nonostante gli sforzi di ottimizzazione del servizio e la gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
In particolare, nel corso degli ultimi cinque anni, il costo della Tari è aumentato mediamente del 7% a livello nazionale, secondo dati forniti dalla UIL.
Le cause dell’aumento della tassa Tari sui rifiuti
Le principali cause, come riportato da Tg24.sky.it, dietro a questi incrementi della Tari sono l’inflazione generale. A seguire, le tensioni geopolitiche che influenzano i mercati energetici e l’incremento dei costi operativi legati alla gestione dei rifiuti.
Questi fattori contribuiscono a spingere verso l’alto le tariffe in diverse città italiane, non solo per il 2024 ma anche in prospettiva futura.
A Roma, la tariffa subirà un incremento del 3%, mentre a Firenze e Padova gli aumenti saranno rispettivamente del 3,2% e del 3,3%. Ancona e Perugia registrano gli incrementi più alti con circa il 7% di aumento.
A Palermo, il Comune ha approvato un rincaro medio del 6%, mentre a Verona i costi aumenteranno del 5,6%.
Per Napoli, che aveva già sperimentato un aumento significativo nel 2023 con un 13% per le utenze domestiche e oltre il 20% per i negozi, si trova ancora in una fase di stabilizzazione.
Il peculiare caso di Milano
Milano, come riportato da Ilgiorno.it, presenta un caso particolare per il 2024, prevedendo un aumento del 3,6%. Questo incremento è superiore rispetto a quello di Roma ma inferiore a quello di Genova e Ancona.
È interessante notare come, nonostante l’aumento, Milano abbia beneficiato di riduzioni significative negli anni passati (7% nel 2022 e nel 2023), che mitigano l’effetto dell’incremento attuale.
Inoltre, per la prima volta, l’amministrazione milanese ha introdotto una riduzione del 25% sulla parte variabile del tributo per i contribuenti di età non superiore ai 30 anni.
Nel contesto attuale, la maggior parte dei contribuenti a Milano (442 mila) riceverà la Tari in formato digitale, mentre solo 284 mila la riceveranno in formato cartaceo.
Questo passaggio al digitale non solo facilita la gestione amministrativa ma rispecchia anche un impegno verso la sostenibilità ambientale.