La rata per i nuovi mutui a tasso fisso è aumentata. L’aumento del prezzo è stato certificato dalla Banca d’Italia.
Il conflitto tra Russia e Ucraina, tra le tante conseguenze, ha fatto salire il tasso fisso sopra il 2%. Ciò è dovuto all’inflazione ed ai maxi rincari registrati sui prodotti alimentari. Le condizioni finanziare in Italia registrano dati pessimi ancora prima che la Banca centrale europea alzi i tassi. Nonostante la ripresa dopo il primo dato negativo sul PIL del primo trimestre, anche per il secondo non mancano dubbi e incertezze.
Secondo i dati forniti da Istat e Bankitalia, l’economia italiana sta subendo attualmente un grave rallentamento, inserito in un quadro generale di inflazione che si riscontra a livello europeo. L’incertezza è elevata in questa situazione. L’inflazione europea conta nel mese di aprile un aumento del 7%. I mercati sono fortemente instabili.
Mutui, superata la soglia del 2%
Tra le dirette conseguenze dell’aumento dell’inflazione, vi è un rialzo medio all’1,47% dei tassi sui nuovi mutui a marzo. È stata la Bce a rendere noti i dati in questione.
L’Italia ha superato il 2% (2,01%) contro l’1,85 di febbraio. Si è portata ai massimi da agosto 2019, secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia. Con questo avvenimento, si segna l’inizio di un periodo in cui richiedere un mutuo sarà particolarmente difficile.
Secondo le previsioni Istat, “L’incertezza sull’evoluzione dell’economia italiana rimane elevata. C’è, a marzo, una stabilizzazione della produzione industriale che ha segnato nel primo trimestre un calo congiunturale dello 0,9%”.
Ma per quale motivo si registrano questi aumenti dopo anni di condizioni economiche favorevoli? La Banca Centrale Europea dovrebbe aumentare il costo del denaro che era a zero dal 2016. Ciò per contrastare l’inflazione, causata dai rincari dell’energia prodotti dalla guerra in Ucraina. Con questa strategia i prezzi dovrebbero raffreddarsi, riducendo l’impatto sugli stipendi, ma chiedere denaro in banca diventa più oneroso.
Da tutta questa situazione ne consegue che comprare casa in Italia costerà di più a causa dei tassi fissi sopra il 2%. Nel mese di marzo il rialzo è stato consistente. Nonostante ciò, sono ancora stabili i tassi del credito al consumo.