Sangiuliano torna all’attacco dopo lo scandalo del tax credit da 800mila euro a Rexal Ford: le accuse contro una “lobby”.
La notizia dell’enorme tax credit concesso a Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, scuote il mondo della cultura e riporta in primo piano le denunce già avanzate da Gennaro Sangiuliano durante il suo incarico al Ministero della Cultura.
Alla luce della scoperta, l’ex ministro ribadisce con forza quanto già aveva segnalato nei mesi passati: l’esistenza di una “lobby tanto potente quanto corrotta“. Qualche settimana fa, aveva ammesso anche una sorta di “pentimento” relativo alle sue dimissioni dal ruolo di ministro della Cultura.
Villa Phampili, il tax credit a Francis Kaufmann, alias Rexal Ford
Interpellato dall’Adnkronos, Gennaro Sangiuliano commenta con amarezza la notizia che Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, l’uomo oggi indagato per il caso di Villa Phampili, avrebbe ottenuto oltre 800mila euro di tax credit per un film diretto da lui.
L’ex ministro evidenzia come “i fatti mi danno ragione“, aggiungendo come il suo tentativo di riformare il sistema sia stato ostacolato da una realtà difficile da scardinare: “Ho cambiato il sistema trovando gigantesche resistenze da parte di una lobby tanto potente quanto corrotta che me l’ha fatta pagare“.
E rincara la dose sottolineando le anomalie di un settore finanziato con fondi pubblici: “Decine di film finanziati e mai usciti, altri costati milioni di euro con ridicole presenze di spettatori in sala, registi e attori strapagati per flop enormi, un meccanismo perverso“.
La necessità di tutelare il cinema dai “predatori”
Per Gennaro Sangiuliano, la questione è tanto economica quanto culturale. L’ex ministro ribadisce infatti l’importanza del cinema come patrimonio artistico da tutelare: “Il cinema è fra le più rilevanti espressioni di arte, la più moderna e vicina alla gente, che merita certamente attenzione e cura“.
Ma proprio per questo, denuncia, non può essere lasciato in mano a chi ne approfitta: “Non merita di essere terreno per predatori, di gente che si è arricchita con un grande spreco di risorse pubbliche“.
