Una rivalutazione dei tempi della quarantena a scuola è possibile. La ministra Bonetti: “Chiesto parere al Cts”.
ROMA – Il Cts nei prossimi giorni si pronuncerà sui tempi della quarantena a scuola. Al momento ogni regione e Asl si muove senza particolari regole. Una situazione che non rende sicuramente il compito di professori e presidi, con quest’ultimi che hanno chiesto di uniformare le norme per evitare di andare in ordine sparso.
Ora si attende il Comitato tecnico-scientifico. Le valutazioni sono in corso ed entro la fine di settembre potrebbe arrivare un documento degli esperti. L’ipotesi più probabile resta quella ridurre i giorni di quarantena per i vaccinati, ma si deciderà tutto dopo quanto indicato dal Cts.
Bonetti: “Rivalutare i tempi della quarantena”
La vicenda è anche sul tavolo del Governo. La ministra Bonetti, riportata da La Repubblica, ha ribadito che “bisogna rivalutare i tempi della quarantena alla luce dei nuovi dati che abbiamo sulle persone che si sono vaccinate. Per quanto riguarda le scuole serve una organizzazione più agile per aiutare le famiglie. Serve diminuire il tempo di isolamento, restringerla per i vaccinati e i bambini o introdurre strumenti di monitoraggio come i tamponi. E proprio su questo abbiamo chiesto una valutazione al Cts“.
“L’obiettivo di iniziare l’anno in presenza è stato raggiunto – ha detto il sottosegretario Costa – e ora dobbiamo continuare così. E una valutazione della quarantena va sicuramente presa in considerazione“.
La parola passa al Cts
Ora la parola passa al Cts. La valutazione potrebbe essere fatta nella prossima riunione anche se il direttore del Dipartimento Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza frena: “E’ ancora presto per capire l’impatto della scuola sui contagi“.
Per questo motivo non si esclude un rinvio a metà ottobre. Periodo che dovrebbe dare dei dati più certi e quindi le decisioni prese non porteranno a passi indietro.