Tensioni tra Giorgia Meloni e la Lega: “La battaglia è solo all’inizio”

Tensioni tra Giorgia Meloni e la Lega: “La battaglia è solo all’inizio”

Giorgia Meloni e Lega in battaglia legislativa per gli aiuti agli agricoltori, con tensioni in aumento.

La scena politica italiana è teatro di un acceso scontro tra Giorgia Meloni e la Lega, riguardo le misure di sostegno agli agricoltori, che protestano da giorni per le condizioni economiche del settore. La disputa ha raggiunto un punto critico con la presentazione di emendamenti contrapposti sul tema dell’esenzione dall’IRPEF per gli agricoltori.

Giorgia Meloni

Meloni vs Lega: la disputa sugli aiuti agli agricoltori

Inizialmente, la Legge di Bilancio ha visto la cancellazione dell’esenzione dall’IRPEF, decisione accolta all’unanimità sia in Consiglio dei ministri che in Parlamento, con un accordo di base che precludeva la presentazione di emendamenti volti ad aumentare la spesa pubblica.

Nonostante ciò, la Lega ha tentato di ribaltare la situazione tramite un emendamento al Decreto Milleproroghe, proposto da Riccardo Molinari. Questo decreto mira a ripristinare l’esenzione totale dell’IRPEF agricola per l’anno 2023. Questo tentativo è stato tuttavia respinto, con un veto chiaro da parte del ministro Francesco Lollobrigida, esponente di spicco di Fratelli d’Italia e vicino alle posizioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

La risposta alla protesta degli agricoltori e le reazioni

Di fronte alle crescenti proteste, Giorgia Meloni ha proposto un compromesso, offrendo un’esenzione IRPEF fino a 10mila euro di reddito, una misura dal costo stimato in poco più di 100 milioni di euro. Questa mossa ha sollecitato una reazione immediata da parte della Lega, che attraverso una nota ufficiale ha affermato: “Serve infatti uno sforzo maggiore e la Lega farà di tutto perché agli agricoltori arrivino risposte positive in tal senso“, sottolineando la necessità di un impegno maggiore verso il settore agricolo.

Le tensioni non si limitano solo ai dibattiti parlamentari ma si estendono alle strade, con i trattori degli agricoltori in marcia per protesta. Questo scontro politico evidenzia una profonda divisione all’interno della maggioranza, con Fratelli d’Italia che sembra limitarsi al dialogo con le organizzazioni sindacali, mentre la Lega estende il confronto anche ai manifestanti indipendenti, non più rappresentati dalle tradizionali sigle sindacali.

Fonti vicine alla Lega hanno espresso forte dissenso per l’approccio di Meloni, definendo la sua proposta una: “Presa in giro” e anticipando che: “La battaglia è solo all’inizio“. La posta in gioco è alta, considerando che il settore agricolo, tradizionalmente contrario alle politiche green sostenute dall’Unione Europea e dalla sinistra, rappresenta circa quattro milioni di voti, un bottino elettorale significativo sia per Fratelli d’Italia che per la Lega.